Anna Kanakis
“Non giudicarmi”
Baldini + Castoldi
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È il 5 novembre del 1923. Il barone Jacques d’Adelsward Fersen sta tornando a casa, a Capri, nel suo buen retiro: Villa Lysis. Jacques è un uomo enigmatico e insoddisfatto: cocainomane, omosessuale, è un reietto, un diverso. La sua vita, benché luccicante e sofisticata, è una continua lotta contro i suoi demoni: gli mancava il talento per diventare lo scrittore che avrebbe voluto essere, ma è soprattutto la sua omosessualità ad avergli provocato un isolamento dalla famiglia, il carcere e una profonda malinconia.
Ora, in quello che sembra a tutti gli effetti un simbolico ritorno al proprio io interiore, lo ritroviamo assieme ai suoi due amanti, Nino e Manfredo: il primo, compagno di una vita, è stato un ragazzo di strada, un manovale, e si prende cura di Jacques con compassione e affetto; il secondo, più capriccioso e volitivo, è un giovane talmente delicato da essersi guadagnato l’appellativo di “fauno”.
Durante il viaggio non mancheranno gli incontri con amici del passato, ma anche con i fantasmi di un tempo che, alimentati dall’astinenza forzata dalla cocai- na, tornano a tormentare il protagonista e provocano in lui allucinazioni, ossessioni negative, baratri emotivi. Una domanda assilla Jacques: è possibile riscattarsi almeno alla fine? Cosa può fare un uomo per sottrarsi alla condanna degli altri e alla sua stessa mediocrità?
Un romanzo storico affascinante e originalissimo, capace di restituire con esattezza e lirismo la vera voce di un personaggio realmente esistito e che tuttavia si dimostra in grado di travalicare il tempo: perché poco e niente sembra essere cambiato da quando Jacques Fersen, barone d’Adelsward, vagava per Capri sotto lo sguardo sdegnato della gente. Un libro feroce, commovente, raffinatissimo, che ci consente di decifrare un dolore che ci riguarda e ci appartiene ancora oggi.
Anna Kanakis è nata in Sicilia, da padre greco e mamma messinese: un orgoglioso miscuglio di Magna Grecia e italianità. È un’attrice e scrittrice italiana. La “diversità” è l’elemento che descrive meglio il suo lavoro e la sua carriera. Entrare e uscire dalle vite di personaggi dissimili, per tradurne la psicologia e sfiorar- ne l’anima, è sempre stata una passione e una sfida. La scrittura, invece, una passione segreta. Ha pubblicato il romanzo Sei così mia quando dormi. L’ultimo scandaloso amore di George Sand (2010) e L’amante di Goebbels (2011), dove narra la storia vera di Lída Baarová, attrice cecoslovacca che fu amante di Joseph Goebbels nel 1938.
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