Alina Rizzi
“Dell’amore non si sa niente”
Calibano Editore
https://www.calibanoeditore.com/
“L’amore pretende un ideale di perfezione che non può appartenere alla vita.”
“Fai del tuo lamento un canto d’amore per dimenticare che stai soffrendo.”
Proverbio Tuareg
I racconti che compongono questo libro rientrano nella più classica tradizione delle short stories anglosassoni. I protagonisti, per lo più donne, vengono colti in un preciso istante della loro vita, in cui l’idea dell’amore che avevano, o credevano di avere, sembra disgregarsi. A volte, il dubbio che ne scaturisce è lo spiraglio da cui ripartiranno nuove considerazioni e nuovi tentativi di ottenere un sentimento corrisposto. Altre volte, invece, non è altro che la conferma dell’inutilità dello sforzo di teorizzare su un argomento così poco razionale come l’amore.
Dell’amore non si sa niente, sembrano concludere i personaggi del libro, qualche volta con rassegnazione, qualche altra con una disincantata, ma salvifica, presa di coscienza.
Alina Rizzi è nata a Erba (CO). Giornalista e scrittrice, si dedica da sempre a valorizzare il mondo femminile. Ha curato e partecipato a diverse antologie, tra cui quella americana “La dolce vita” (Running Press, 2013). Ha pubblicato il romanzo “Amare Leon”, da cui il regista Tinto Brass ha tratto il suo ultimo film, “Monamour”, e in seguito “Passione sospesa”, “Donne di cuori”, “Come Bovary” e “Scrivimi d’amore”. Successivamente, la drammaturgia “Natasha e il lupo”, i volumi di racconti “Bambino mio” e “Pelle di donna”. Come poetessa, ha pubblicato in versi: “Rossofuoco” (2002), “Il frutto sillabato” (2004), “La danza matta” (2011), “Aritmie” (2016), “Gente che se ne va” (2020). Il blog di Alina Rizzi è www.costruzionivariabili.blogspot.it
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