Aldo Setaioli
“Una legge tutta sua”
Rebecca Harding Davis
Bibliotheka Edizioni
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Traduzione a cura di Aldo Setaioli.
Parte come un romanzo gotico, ha un intermezzo realista e si conclude con i sorprendenti colpi di scena cari al romanzo d’appendice. Una trama articolata in cui si inseriscono motivi di ordine etico e sociale, come i limiti imposti alla personalità giuridica delle donne sposate, che non possono disporre dei loro mezzi economici perché affidati legalmente al marito.
Pubblicato nel 1878, un romanzo dal carattere proto-femminista, che ha come protagonista la giovane Jane, dotata di un senso di giustizia che travalica le convenzioni sociali.
La storia anticipa di decenni le idee espresse dal cinema progressista degli anni ’30 e ’40 del 900 (dal Frank Capra È arrivata la felicità, a Mr. Smith va a Washington o Arriva John Doe), in cui l’onesta semplicità della gente di provincia viene contrapposta alla vacuità dell’élite sociale e intellettuale delle grandi città e alla corruzione della politica.
Rebecca Harding Davis
(Washington, 1831 – Mount Kisco, 1910), antesignana del realismo americano è stata riscoperta negli anni ‘70 dalla scrittrice femminista Tillie Olsen, che ha messo in luce il valore letterario e il significato sociale delle sue opere. Il suo racconto più noto è Life in the Iron-Mills, pubblicato nel 1861 in The Atlantic MonthlyI temi ricorrenti della scrittrice sono le questioni sociali e politiche del suo tempo, la guerra civile americana, la questione razziale, la classe operaia e la condizione delle donne.
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