Laura Caratti
“Il giardino svelato”
presentazione di Anna Peyron
blu edizioni
Partiamo dal nostro denominatore comune: il giardinaggio.
Alcuni di noi sono già in pensione e possono sfogare la propria passione in modo totale e liberatorio, altri hanno capito da giovani di avere una naturale predisposizione per le piante, così hanno studiato e trasformato l’interesse in una professione, altri ancora svolgono attività molto diverse, a volte anche piuttosto impegnative, e per loro dedicarsi a un giardino è soprattutto un rifugio in cui ritrovare se stessi e dimenticare per un po’ gli affanni e i doveri quotidiani.
Abitiamo nel Nord Italia, sparsi nella Pianura Padana, in pieno clima continentale. Le temperature invernali a volte ci giocano brutti scherzi, precipitando anche a 15 °C sotto zero, e le estati sono altrettanto temibili, con il termometro che può toccare i 40 °C.
Dobbiamo rassegnarci a convivere con un’escursione termica accentuata, ma non è l’unico dei problemi: quasi sempre coltiviamo terreni argillosi, molto compatti e pesanti, con il risultato che in primavera e in autunno, quando le precipitazioni sono abbondanti, rischiamo di trovarci impantanati, mentre d’estate soffriamo la siccità.
Se, nonostante tutto, riusciamo ad avere giardini floridi e rigogliosi, vuol dire che non ce la caviamo poi male. Con l’esperienza e lo studio abbiamo imparato a scegliere le piante anche in base alle reali possibilità di successo, abbiamo capito come proteggerle dagli agenti atmosferici e come rimediare ai difetti del terreno.
Da queste riflessioni è nata l’idea di un libro che raccogliesse storie di «giardinaggio reale». Una piccola selezione di giardini molto eterogenei, raccontati non solo da professionisti, ma anche da persone comuni, con esperienze e prospettive sul giardinaggio diverse tra loro.
“Il progetto è nato soprattutto grazie alle chiacchierate con gli amici che condividono con me la stessa passione, volevamo costruire un libro di giardinaggio che non abbiamo mai trovato nelle librerie
Quel che ci troviamo spesso a dire è che:
visitando giardini si imparano un sacco cose, ancora di più quando la visita è guidata da chi l’ha voluto, progettato e se ne prende cura.
I libri di giardinaggio sono in genere noiosi, siamo un po’ stufi di leggere manuali, ci piacciono i volumi con tante belle foto e quelli che riescono a darci nuovi stimoli e spunti.
consultiamo anche i libri inglesi, in questo caso la scelta è più ampia, si trovano testi che insegnano come accostare i colori, come seguire il ritmo delle stagioni con piante sempre interessanti, come sfruttare anche gli angoli più difficili del giardino… ma sono utili solo fino a un certo punto: il nostro clima è ben diverso da quello britannico.
le riviste di giardinaggio sono in gran parte farcite di pubblicità, ci mostrano irraggiungibili giardini da sogno, difficile trovare spunti per una persona normale. Io credo invece che il giardinaggio negli ultimi anni sia diventato anche un fenomeno di massa. L’hanno capito gli organizzatori delle fiere florovivaistiche che sono in aumento e sempre affollate, i vivaisti di qualità che ricercano e propongono piante sempre più affascinanti, i forum, i garden center e persino i discount.
forum e blog: ce ne sono tanti, alcuni sono seri, gestiti da persone competenti e capaci di comunicare, altri meno, però bisogna ammettere che dedicando un po’ di tempo alla navigazione si possono scovare siti interessanti. In ogni caso stare al computer, al tablet o peggio ancora… al telefonino non è così comodo e piacevole come sfogliare un libro, magari in giardino sulla nostra sedia sdraio preferita.
Da questo insieme di desideri ed esplorazioni, è nata l’idea di un libro che raccogliesse storie di «giardinaggio reale» nel Nord Italia. Una piccola selezione di giardini molto eterogenei, raccontati non solo da professionisti, ma anche da persone comuni, con esperienze e prospettive sul giardinaggio diverse tra loro. Un condensato di idee, ricordi, consigli, spunti e piacevoli visioni.
Abbiamo cercato di mettere su carta non tanto le regole – nei nostri paradisi privati a volte le trasgrediamo allegramente e consapevolmente – , quanto le piante, le circostanze e gli accostamenti che ci hanno ispirati, nella speranza che possano essere di stimolo per qualcun altro. Ecco allora che nella rassegna compariranno anche giardini caotici, disordinati, non troppo curati: sono meno interessanti rispetto a quelli progettati e accuditi alla perfezione? Io dico di no, spesso rivelano una personalità affascinante e raccontano storie di persone che si divertono a provare, sperimentare, senza aver timore di fare errori.
Con parole e immagini abbiamo cercato di illustrare, il modo in cui ognuno di noi ha pensato e creato il proprio giardino, adattandosi agli spazi e al paesaggio, inseguendo suggestioni e necessità pratiche, con l’intento di offrire a chi ci legge un variegato ventaglio di possibilità da applicare e modificare a piacere.
A questo proposito c’è una cosa che vi chiedo di perdonare, della quale mi assumo tutta la responsabilità: di aver ignorato giardini e autori che sarebbero stati preziosi per questo libro. Non sono una professionista del settore, ma sono molto curiosa: giardinaggio, giardini e giardinieri riempiono buona parte del mio tempo libero. Mi sono circondata di alcuni amici e ho scandagliato il web a caccia di persone che potessero arricchire il progetto. Mentre la selezione era in corso arrivavano nuove segnalazioni, comparivano appassionati che avrei voluto nella squadra e di sicuro altri ancora ne incontrerò lungo il cammino. Spero che questa edizione abbia successo, così faremo il bis!”
Laura Caratti
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
www.ilpostodelleparole.it
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