Giorgio Pestelli
“Il genio di Beethoven”
Viaggio attraverso le nove sinfonie
Donzelli Editore
donzelli.it
Scrittori in Città, Cuneo
scrittorincitta.it
Il genio di Beethoven
Sabato 18 novembre 2017 – ore 16.30
via Roma 19 – Conservatorio G. F. Ghedini
Beethoven tascabile? Forse sì. Capire Beethoven non è una cosa proprio semplice: musicisti e musicologi ci mettono una vita per sviscerare i segreti del Maestro di Bonn, uno che ha rivoluzionato la Storia della Musica e ha esplorato il suono e la forma come nessuno mai aveva fatto. Però c’è chi è riuscito a fare della sua vita e della sua arte un racconto breve, di quelli da tenere in tasca, attraverso una chiave di lettura nuova e originale: Giorgio Pestelli (Il genio di Beethoven, Donzelli) che approda a Cuneo con Beethoven sotto il braccio; ad accompagnarlo sarà il pianista Gabriel Arneodo del Conservatorio G.F. Ghedini. E tutto sarà davvero facile da capire!
«Si dice che la musica dovrebbe aiutarci a non essere soli con i nostri guai o il nostro disordine; a tenerci compagnia, ma senza annoiarci o prenderci per la giacca, o addirittura rapirci troppo in alto. Ma non tutti i capolavori ne sono capaci: un caso del genere è quello della Quinta sinfonia, che a sentirla bene è come mettersi un leone in casa, tanta è la violenza con cui ci sommerge, la tensione continua che ci impone nel suo corso travolgente».
Le nove Sinfonie di Beethoven sono forse il patrimonio musicale più conosciuto al mondo; ovunque esista una vita musicale, ovunque si faccia musica, le Sinfonie sono la colonna portante del repertorio sinfonico e da circa due secoli sono presenti nella mente e nel cuore degli ascoltatori. Tutte e nove possono essere considerate un unico corpo creativo, in cui si delinea un percorso evolutivo e anche il racconto di una storia. Prese insieme, infatti, possono far pensare a un romanzo di formazione: un giovane parte per il vasto mondo, si scontra con ostacoli che riesce a superare grazie a un’eroica volontà d’azione finché, uscendo dalla sfera degli interessi personali, allarga lo sguardo a una dimensione sociale, celebrando ideali di portata universale. Il libro ripercorre questa storia, considerando i nove capolavori nella loro genesi e nelle loro fisionomie, cercando di «far parlare» le Sinfonie stesse, come vere e proprie «azioni» che si realizzano nell’ascolto. «Alla fine della Nona si resta frastornati – scrive Giorgio Pestelli –, si ha l’impressione di essere stati in un luogo dove si è pronunciato un importante giuramento; ci sembra di avere la forza e il coraggio per essere fedeli alle promesse. E penseremo alle nove Sinfonie come a un baluardo di forme intelligibili e fraterne per aiutarci a vivere senza temere la vita». Sintesi del passato, fra Illuminismo e romanticismo, le Sinfonie di Beethoven hanno determinato la vita musicale dell’Ottocento: l’evoluzione dell’orchestra sinfonica, la nascita del direttore d’orchestra, l’istituzione del concerto pubblico. E al tempo stesso hanno rappresentato il centro di irradiazione della musica futura, anche attraverso gli esiti non voluti di musiche che sono modelli di autorità classica e allo stesso tempo simboli di rottura liberatoria delle forme tradizionali. Un mondo, quello delle Sinfonie, che brilla ancora oggi di una forza straordinaria, di fronte alla quale non è possibile tirarsi indietro: meglio assecondare quell’impeto, meglio accogliere quel caloroso invito a frequentare e ad abitare un patrimonio di cultura, civiltà e bellezza fra i più alti della storia moderna.
Giorgio Pestelli (1938) insegna Storia della Musica nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino e di Genova. Figlio dello scrittore Leo Pestelli e nipote del compositore Luigi Perrachio, ha sempre cercato di meditare i significati della musica in rapporto agli altri linguaggi espressivi. Ha pubblicato studi sulla musica del Settecento e sul periodo classico e romantico L’età di Mozart e Beethoven, 1979; Beethoven, 1988); ha edito le Sonate di G. B. Platti (1978 e 1986) e si è occupato di storia dell’opera e di storia della critica musicale. Tiene regolarmente cicli di conversazione radiofoniche e collabora da oltre trent’anni con il quotidiano La Stampa; dal 1982 al 1985 è stato Direttore Artistico dell’Orchestra Sinfonica della Rai di Torino. Per Einaudi ha pubblicato Canti del destino. Studi su Brahms (Saggi, Premio Viareggio 2001) e Gli immortali (Einaudi Tascabili, 2004).
Ultimi titoli
Il genio di Beethoven. Viaggio attraverso le nove Sinfonie ( Donzelli, 2016)
Ascoltare la musica classica: programmi di sala dei concerti del Lingotto : 1995- 2008 (La Stampa, 2008)
I Trois poèmes de Stéphane Mallarmé di Maurice Ravel: poesia e musica alle origini della modernità (Trauben, 2008)
Canti sul destino. Studi su Brahms (Einaudi, 2007)
Gli immortali: come comporre una discoteca di musica classica (Einaudi, 2004)
La pulce nell’orecchio: temi svolti di critica musicale (Marsilio, 2001)
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