Enrico Di Palma
“Alba Poetry Slam”
Un ring. Tre minuti a poeta. Il pubblico che vota. Un solo vincitore.
È l’Alba Poetry Slam. Gridalo forte: la competizione albese a colpi di versi giunta alla seconda edizione.
L’appuntamento, promosso dal Centro Giovani H-Zone in collaborazione con il collettivo di scrittura creativa Chiamatemi Ismaele, è fissato per sabato 25 febbraio e venerdì 28 aprile, alle 21, presso il centro giovani H-Zone di Alba.
Il Poetry Slam può essere indentificato come una tenzone letteraria, un duello tra poeti in cui le armi vengono sostituite dalla parola performata: la parola del poeta, cioè, pronunciata in pubblico.
Durante uno slam, i poeti hanno tre minuti per recitare le proprie composizioni – senza limite d’argomento o di linguaggio. Ma niente costumi, musiche o oggetti di scena. Al termine di ogni performance, il pubblico vota, valutando testo, voce ed esibizione. Protagonista il poeta. Protagonista il pubblico. Il secondo infatti partecipa in modo attivo alle performance: commentando, applaudendo, fischiando, dibattendo ferocemente sui componimenti, fino ad esprimere il proprio giudizio sull’evento ha cui ha assistito.
Il Poetry Slam è dunque una forma di letteratura partecipata, dove la poesia viene restituita alla sua dimensione ludica e interattiva.Per le scuole superiori, in contemporanea, partirà un laboratorio di scrittura creativa e fumetto. Durante i due appuntamenti albesi, sul palco saliranno sia poeti locali che performer provenienti da ogni parte d’Italia. Grazie all’iscrizione del torneo albese alla LIPS, la Lega Italiana Poetry Slam, il vincitore di ciascun incontro avrà la possibilità di iscriversi alla finale italiana del Nord Ovest, in programma a Torino per il mese di maggio 2017.
La partecipazione all’Alba Poetry Slam è libera e gratuita. E’ sufficiente mandare un’email ad albapoetryslam@gmail.com o chiamare il numero 338 60 33 396.
Ascolta Enrico Di Palma "Alba Poetry Slam"” su Spreaker.
Enrico Di Palma
“Gli Dei muoiono di fame”
Temperino Rosso Editore
“Gli Dei muoiono di fame” è il viaggio in versi fra le inquietudini dell’urbano: fra miti antichi, nuovi idoli della rete, generazioni a confronto, fumetti, gruppi punk, il poeta indaga il mondo contemporaneo, in cui l’Io, diviso fra Uno e Tutto, fra cultura alta e bassa, cerca il suo senso, la sua determinazione. Emergono qui i temi dell’alienazione del mondo contemporaneo e della disumanizzazione post-industriale: la crisi, gli eccessi mediatici, gli abusi del potere e la disillusione della società civile; ma in questo oscuro scenario, dominato da grigiore e materialismo, rifulgono vecchi e nuovi idoli, gli Dei.
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