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Emanuela Ceddia “Essere Transitivo”

Emanuela Ceddia "Essere Transitivo" Lieto Colle

Emanuela Ceddia
“Essere Transitivo”
Lieto Colle

lietocolle.com


Le mie radici
sono per il cielo.
Soltanto all’aria
sento d’allacciarmi.
Terra d’ossigeno e di voli.
Dove il legame
ha forza di respiro.
E libertà di cuore.

Essere transitivo è il primo libro di Emanuela Ceddia, edito da Lieto Colle, e si compone di cinque sezioni: cinque differenti determinazioni dell’essere, umano e poetico, che si rimodellano e si ricomprendono, le une nelle altre, le une attraverso le altre, alla ricerca di un significato profondo, che sia terreno e ultraterreno insieme. Nei versi dell’autrice si mescolano in maniera quasi indissolubile l’elemento corporeo e quello filosofico, l’ironia vivace e il sentimento più puro, con un andamento ritmico molto netto, preciso, maturo.
*
Il maggior apparentamento è quello con la poesia di Mariangela Gualtieri: il «senza peso» che troviamo in un verso potrebbe essere una citazione-tributo.
[Roberto Corsi, Perìgeion]

*
Nota Biografica
Emanuela Ceddia vive e lavora a Bologna. Si occupa da molti anni di cinema. Dal 2003, come direttore marketing dell’agenzia The Culture Business, è consulente di manifestazioni culturali e di case di distribuzione cinematografica italiane e internazionali. Ha contribuito nel 2005 alla fondazione del Biografilm Festival – International Celebration of Lives di Bologna, manifestazione per la quale segue attualmente il marketing, il fundraising e le relazioni istituzionali. Dal 2014 è direttore marketing della società di distribuzione cinematografica I Wonder Pictures.


Siamo
nella stessa clessidra.
Nati per essere tempo
presente
a se stesso –
stretti
nell’attraversamento –
diamo misura al varco
smisurato,
chiave all’apertura
del cosmo.

Sabbia unita
che osa
il gesto estremo
della vita.

Ogni scrittura è un’arca.
E imbarca altre scritture.
Dolci spaiate creature
nate per partenogenesi
da menti procreanti.
Ogni scrittura salva dal diluvio
minuscoli animali sorprendenti
figli d’altri frammenti –
li strappa all’ignoranza, all’onda
alta dell’indifferenza
acqua di vuoto e impertinenza.
Ogni poesia ha una stiva, dove
s’accuccia un verso
s’acquatta una parola altrui,
un cromosoma in sillabe
che dice e si ridice.
E si conserva una stirpe, s’annida
nel fondo. Sta pronta
a ripopolare –
di pensiero – il mondo.

IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
ilpostodelleparole.it

Livio Partiti:
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