STEFANO BRUSADELLI

Conversazione di Livio Partiti con Stefano Brusadelli

 

 

 

 

STEFANO BRUSADELLI

I SANTI PERICOLOSI

MONDADORI

 

In un giorno di marzo freddo e piovoso il cadavere di Orazio Toccacieli viene ripescato alla foce del Tevere.

Della sua scomparsa si sta occupando Antonino Buonamore, ispettore
malinconico e ostinato, con la passione del cibo, del vino e dei segreti
nascosti nell'animo degli uomini.


Il morto, Toccacieli, è un ex sacerdote, vedovo, che conduceva da anni
un'esistenza riservata e solitaria, in odore di santità, nutrendosi solo
di pane secco, lavandosi soltanto con l'acqua fredda e non indossando
mai calzini.


Frugando nel suo appartamento, Buonamore trova dei ritagli di giornale
che riguardano tre delitti insoluti, senza alcuna relazione apparente
gli uni con gli altri. E, oltre ai ritagli, una lista di nomi. Nomi che
appartengono a persone che non hanno alcun collegamento tra loro, vivono
in zone diverse di Roma, esercitano professioni diverse, dall'avvocato
al grossista di frutta. Ma, quando anche uno degli uomini della lista
viene ucciso, a Buonamore non resta che porsi nuove domande. Qual è il
misterioso filo che li lega? E qual era il ruolo dell'ex prete in tutto
questo? Che avesse la capacità di prevedere il futuro? Mentre la sua
vita professionale e personale comincia a andare a rotoli, l'ispettore
Buonamore continua a indagare fino a giungere, forse troppo tardi, alla
sorprendente soluzione dell'enigma.


Un romanzo d'esordio dal grande valore letterario che sa offrirci una Roma inedita e inaspettata.


Una metropoli dove, sotto un cielo plumbeo e ostile, piove quasi sempre.
Paragonata alla Scozia o alle città del Baltico, la Roma di Brusadelli è
dura e inospitale, abitata da martiri e santi, al centro come in
periferia, nel trionfo barocco delle sue chiese storiche e
nell'architettura disadorna delle nuove parrocchie.

Un noir ben
congegnato e avvincente, con una conclusione inattesa e geniale, ma
anche una meditazione sulla solitudine, la vendetta e il perdono, una
riflessione sulla giustizia umana e divina. Un libro capace di scavare
dentro il cuore degli uomini, nobile e meschino, fatto di miseria e
grandezza.

 

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STEFANO BRUSADELLI

 

Stefano Brusadelli è nato a Roma il 13 febbraio del 1955. Ha lavorato per molti anni nei
giornali, tra cui "Il Mondo" e "Panorama", occupandosi in prevalenza di
politica italiana. Ora scrive sulla "Domenica" del "Sole 24 Ore". Nel
2010 ha pubblicato per Vallecchi Piccole atrocità, una raccolta di
racconti ambientati nella Capitale. Questo è il suo primo romanzo. È
sposato, ha un figlio, ama l'enigmistica e il canottaggio.

 

 

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