Sabrina Scampini
“Perché le donne valgono”
Anche se guadagnano meno degli uomini
Cairo Editore
Se pensate che il femminismo abbia ormai fatto il suo tempo e non serva più a nessuno, se credete che tutto sia già stato conquistato, allora perché le donne in Italia continuano a guadagnare complessivamente meno della metà degli uomini? Perché pochissime ricoprono incarichi rilevanti e quasi mai riescono a mantenere la posizione lavorativa dopo la nascita del primo figlio (per non parlare del secondo)? La classifica mondiale sul gender gap nel mondo del lavoro – vale a dire la differenza tra uomini e donne – parla chiaro: siamo i peggiori tra i Paesi avanzati, eppure è come se non ce ne rendessimo conto. C’è chi pensa che la conquista del diritto al voto, le leggi sul divorzio e sull’aborto bastino per parlare di uguaglianza. Negli ultimi tre anni Sabrina Scampini è diventata due volte mamma: ha scoperto che amiche e colleghe non esageravano quando le raccontavano le giornate tra corse all’asilo, ritardi in ufficio e le faccende quotidiane che non finiscono mai. Ha capito che diventare madri non è solo un’esperienza meravigliosa, ma anche terribilmente complicata se vuoi continuare a lavorare. Come giornalista si è sempre occupata di violenza contro le donne: dalle vessazioni domestiche al femminicidio, fenomeno allarmante che spesso nasce dall’incapacità degli uomini di accettare la libertà o il rifiuto delle loro compagne. E che in qualche modo riguarda quell’emancipazione femminile non interamente realizzata. Questo libro parte dai numeri: dalle differenze salariali, alla latitanza nei ruoli manageriali, alle schiere di mamme che abbandonano il lavoro, fino ai dati sconvolgenti delle vittime quotidiane della violenza maschile. E i numeri raccontano una realtà scomoda, che però va guardata negli occhi per compiere il cammino ancora ci aspetta.
Sabrina Scampini (Legnano, 1976) è giornalista, autrice e conduttrice televisiva. Laureata in lingue con specializzazione in Scienze della Comunicazione alla Cattolica di Milano, ha lavorato come editor nelle fiction tv e come giornalista e autrice per diversi programmi televisivi. Tra questi Matrix su Canale5 e Quarto Grado su Rete4, dove ha seguito i grandi casi di cronaca degli ultimi anni, con particolare attenzione ai femminicidi e alla violenza contro le donne.
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