Conversazione di Livio Partiti con Michelangelo Priotto
"ESODO"
NUOVA VERSIONE, INTRODUZIONE E COMMENTO
MICHELANGELO PRIOTTO
PAOLINE
L’Esodo è un testo difficile, sia per la convergenza di tradizioni e riletture plurisecolari, sia per la presenza di una massiccia legislazione liturgica (si tratta di ben tredici capitoli: 25- 31; 35-40), apparentemente arida e inattuale. Il commentario si propone come strumento di comprensione di un testo difficile, ma per raggiungere tale scopo viene anzitutto offerta una traduzione estremamente fedele, che cerca di rendere l’asprezza e la ripetitività, ma anche la bellezza dello stile semitico. Si privilegia il TM (testo masoretico), ma corredato delle varianti più importanti, con particolare attenzione alla LXX e ai testi di Qumran. Qui si mira soprattutto a illustrare la qualità letteraria del testo, che emerge da una articolazione narrativa a testimonianza della coerenza di un disegno teologico.
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Michelangelo Priotto, sacerdote della diocesi di Saluzzo (CN), ha conseguito la laurea in teologia biblica allo Studium Biblicum Franciscanum negli anni 1971-1974 e poi il dottorato in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico nel 1985. Ha insegnato alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale (MI) e all’Istituto di Scienze Religiose di Torino. Attualmente insegna come professore ordinario allo Studio Teologico Interdiocesano e all’Istituto di Scienze Religiose di Fossano (CN) e come professore invitato allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme. Autore di varie pubblicazioni, è stato direttore della rivista Parole di Vita dal 1996 al 2007. L’attuale commentario al libro dell’Esodo si pone in continuazione ideale con il volume La prima Pasqua in Sap 18,5-25. Rilettura e attualizzazione (1987).
IL POSTO DELLE PAROLE
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