MASSIMO ORTELIO

 

Conversazione di Livio Partiti con Massimo Ortelio, traduttore de "Le bugie bianche" di Andrea Gillies.


Bugie bianche

 

ANDREA GILLIES

LE BUGIE BIANCHE

TRADUZIONE DI MASSIMO ORTELIO

NERI POZZA EDITORE

 

 

 

La famiglia Salter vive da generazioni nella propria antica residenza
nobiliare, una grande e maestosa tenuta incastonata nelle Highlands che
si estende per ettari, prepotente e altezzosa, sino alle rive del Loch
Peattie, un lago che, come tutti i laghi scozzesi, gode di fama sinistra
esigendo ogni tre o quattro anni la vita di un canoista, un pescato re,
un bagnante.

Tra le rispettabili famiglie delle Highlands, i Salter
hanno contribuito a tale fama con una porzione di sciagure e morti
premature superiore alla media, tanto che in paese si sussurra che una
strega, una donna «dalla pelle scura», li abbia maledetti sin dal
lontano 1852, accusandoli di essere così malvagi da essere meritevoli di
morire nell'acqua ed essere accolti dal demonio nell'aldilà.

Non vi
fu, dunque, abitante della contrada che si stupì quando, un giorno dal
quale sono trascorsi tredici lunghi anni, Ursula Salter si allontanò di
corsa dalle acque minacciose del Loch Peattie e, scossa dai singhiozzi,
irruppe nel soggiorno della casa avita, urlando: «Michael! L'ho
ammazzato. L'ho ammazzato».

Il corpo di Michael, un ragazzo di soli
diciannove anni, non fu mai trovato e per molto tempo nessuno riuscì a
scoprire che cosa fosse successo quel giorno: se Ursula avesse davvero
ucciso il nipote, lasciandolo annegare, o se Michael si fosse suicidato
o, in realtà, non fosse affatto morto, ma semplicemente scappato come
aveva già minacciato di fare.

Ursula aveva allora ventinove anni, un
corpo sinuoso da donna, ma una mente rimasta bambina e, per questo,
incapace di distinguere con chiarezza la realtà dall'invenzione.

Le
contraddizioni della sua agghiacciante testimonianza, e il fatto che la
tragedia fosse subito annoverata come l'ennesimo capitolo della
«maledizione dei Salter», permisero agli illustri abitanti di Peattie
House di difendere il nome della famiglia da possibili scandali. Ma può
una bugia, anche se detta a fin di bene, essere, come si usa dire,
bianca? Esistono davvero bugie innocenti, inoffensive, capaci di non
modificare il corso degli eventi e le vite di coloro che le raccontano o
che le accolgono?

I Salter barattarono la verità con una bugia
bianca. Ma i segreti non riposano, aspettano nell'ombra, nelle acque
limacciose di un lago; ristagnano e crescono, attendendo pazienti che
arrivi il momento di tornare in superficie. E qualcuno sa. Sa cosa è
successo a Michael e che cosa accadde al piccolo Sebastian, morto
annegato in quello stesso lago venti anni prima.

Così, nonostante gli sforzi dei vivi, saranno i morti alla fine a raccontare la propria storia.


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MASSIMO ORTELIO

 

 

Andrea
Gillies è nata a York. Ha lavorato come sceneggiatrice teatrale,
pubblicitaria e poi come giornalista. Ha vissuto a lungo in una casa
vittoriana nelle Highlands scozzesi con i figli e prendendosi cura della
suocera, affetta da una grave forma di demenza senile; un periodo
documentato in un memoir, Keeper, che l'ha resa celebre e che le è valso il Wellcome Trust Book Prize nel 2009 e l'Orwell Book Prize nel 2010. Bugie bianche è il suo primo romanzo.

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