Conversazione di Livio Partiti con Massimo Arcangeli
IL DECAMERON IN 100 TWEET
MASSIMO ARCANGELI
SOCIETA' DANTE ALIGHIERI
WWW.LADANTE.IT
Nel
700° dalla nascita di Giovanni Boccaccio, uno dei padri della lingua
italiana, la Società Dante Alighieri (redazione di madrelingua) propone
la sintesi del Decameron in 100 “twoosh” (tweet perfetti di 140
caratteri esatti). Negli spazi social della Sede Centrale dal 1° agosto
2013
Il 700° compleanno di Giovanni Boccaccio
merita un festeggiamento particolare. Lo spirito “giocoso” del
capolavoro di uno dei padri della lingua italiana è rilanciato dalla Società Dante Alighieri attraverso un concorso. Il Decameron in 100 tweet
propone, a partire dal 1° agosto e negli spazi social della “Dante”, 2
twoosh (tweet perfetti di 140 caratteri esatti) ogni giorno, per 100
giorni. I twoosh della settimana saranno pubblicati su madrelettera, la nostra newsletter, per ricevere la quale ci si deve accreditare al link www.ladante.it/madrelettera
. I lettori della “Dante” sono dunque invitati a contribuire al
concorso con i loro tweet o twoosh su Twitter e a commentare con post su
Facebook.
Alla fine del progetto, nel mese di
novembre, la “Dante” organizzerà un evento dedicato a Boccaccio, durante
il quale le versioni migliori (più efficaci, divertenti, insolite o
quelle che hanno ricevuto il maggior numero di like e retweet o di commenti dal pubblico) saranno premiate con un dizionario Devoto-Oli e con la tessera della Società Dante Alighieri per il 2014.
Il riassunto del Decameron in 14.000
caratteri è una delle iniziative della “Dante 2.0”. «In questi anni di
accelerazione e nel pieno sviluppo della società dell’informazione e
della conoscenza – commenta il Segretario Generale Alessandro Masi – la
nostra organizzazione veste i panni virtuali di una “Dante 2.0”, che
intende consolidare la propria presenza nei social media». Al Decameron
in chiave di genere pensa Massimo Arcangeli, direttore editoriale di
madrelingua e curatore del progetto Il Decameron in 100 tweet: «Se le
donne è meglio che in una conversazione si contengano, perché “il molto
parlare e lungo” non gli si addice, gli uomini farebbero bene a lasciar
loro il compito di cimentarsi nelle narrazioni brevi. Parola di
Boccaccio. Fa raccontare una novella a un cavaliere, ma questo la
racconta così male che la donna che lo ascolta gli impedisce di
terminare».
ascolta qui la conversazione
Massimo Arcangeli è linguista, docente universitario, critico
letterario. Direttore dell’Osservatorio della Lingua Italiana
Zanichelli, collabora con numerose testate giornalistiche ed è
responsabile scientifico presso la Società Dante Alighieri. Il suo
ultimo libro è "Cercasi Dante disperatamente. L’italiano alla deriva"
(Roma, Carocci, 2012). Di prossima uscita il saggio "Poesia di tutti,
poesia per tutti. Controcanto critico" (Roma, Gaffi).
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