Conversazione di Livio Partiti con Alberto Arbasino
Gadda, che com’è noto era un «celibatario solo come uno stecco», non ha
mai proliferato né intrattenuto progenie alcuna, neppure in senso lato.
Chi, d’altra parte, potrebbe immaginarlo organizzare un cenacolo in
pizzeria o fondare una rivista di tendenza o piazzare rampanti discepoli
nella redazione di un giornale o alla Rai? Eppure il destino letterario
sembra averlo, per vie misteriose, risarcito. Negli anni Cinquanta,
quando ancora non aveva pubblicato il Pasticciaccio e molti
critici lo consideravano solo un «eccentrico» o un umorista
«cincischiato», Gadda trova improvvisamente, in una piccola schiera di
scrittori ‘irregolari’ e ‘sperimentali’ che hanno adorato L’Adalgisa, dei giovani ammiratori disinteressati ed entusiasti. Fra quei ‘nipotini’ c’è soprattutto Alberto Arbasino, che, come provano L’Anonimo lombardo e poi Fratelli d’Italia,
dal grande macaronico sembra avere ereditato non solo la derisoria
violenza della scrittura, ma anche la cultura cosmopolita ed eclettica,
lo humour travolgente, l’insofferenza per il «tritume delle correnti
obbligative».
Finalmente, all’Ingegnere di cui è stato amico e
sodale, Arbasino ha dedicato un irresistibile ritratto che forse è anche
un autoritratto, dove ora gli lascia la parola e si sottrae come uno
scrupoloso scrivano, ora si concede appassionati esercizi di lettura,
ora mescola alla voce di Gadda la sua, regalando anche a noi, come in un
‘private show’, briosi calembours, brandelli di conversazioni che
paiono dossiane ‘note azzurre’, pettegolezzi e reparties alla
moda, ricordi personali e amene celie, ironiche filologie e fonologie –
l’‘aura del tempo’ che i giovani fans di allora cercavano di trasmettere
a quel signore in blu ritroso ma pieno di curiosità ‘extravaganti’ e
illimitata cortesia.
ascolta qui la conversazione
Con L’Ingegnere in blu, uscito nel 2008 e dedicato a Carlo Emilio Gadda, Alberto Arbasino è il vincitore della sezione "La Quercia" del Premio Bottari Lattes Grinzane 2013,
dedicata a opere di autori affermati a livello internazionale che si
siano dimostrate meritevoli di un condiviso apprezzamento critico e di
pubblico nel corso del tempo.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare