Caterina Bottari Lattes
“Mario Lattes. Non dimenticare”
Fondazione Bottari Lattes
fondazionebottarilattes.it
In occasione del Giorno della Memoria (ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno), la Fondazione Bottari Lattes ricorda le vittime dell’Olocausto con un doppio appuntamento giovedì 24 gennaio allo Spazio Don Chisciotte di Torino (via della Rocca 37b): l’inaugurazione della mostra “Mario Lattes. Non dimenticare” (ore 17.30) che propone diverse opere inedite di Lattes sul tema della Shoah e della cultura ebraica, appartenenti alla Fondazione Bottari Lattes e agli eredi (aperta fino a sabato 23 febbraio); la presentazione al pubblico della ricerca “Non dimenticare” degli studenti del Liceo Gioberti sulle conseguenze che le leggi razziali del 1938 ebbero su alunni e professori della scuola, con un approfondimento sulla storia personale di Mario Lattes (ore 18). All’appuntamento interverrà Fabio Bianco, tesista con il professor Valter Boggione dell’Università di Torino, sugli aspetti autobiografici nell’opera letteraria di Lattes.
Info: 011.1977.1755; segreteria@spaziodonchisciotte.it
Mostra “Mario Lattes. Non dimenticare” (dal 24 gennaio al 23 febbraio)
La mostra “Mario Lattes. Non dimenticare” allo Spazio Don Chisciotte di Torino propone i più significativi lavori di Mario Lattes (editore, pittore, incisore e scrittore, ma anche ideatore di iniziative culturali, scomparso nel 2001) dedicati alla cultura ebraica e alla tragedia della Shoah, con immagini spesso potenti e drammatiche. È visitabile fino a sabato 23 febbraio (Orari: martedì-sabato ore 10.30-12.30 / 15-19 – Ingresso libero).
La Fondazione Bottari Lattes, nata nel 2009 proprio per ricordare Mario Lattes e promuovere cultura e arte sulla scia della sua multiforme attività (conserva la biblioteca privata del pittore e il suo archivio storico), dispone di una vasta collezione dell’artista, arricchita da nuove acquisizioni. Tra i quadri esposti (una quindicina): Il giro dei Sefarim (1958, olio su tela), Kaddish (1959, olio su tela), Deportati (1959, china), Fanciullo (1964, tecnica mista su carta), Figura ebraica (1984, tempera su carta), Interno di sinagoga (1987, olio su tela).
Artista raffinato, capace di dare vita a immagini oniriche, Mario Lattes ha sperimentato tecniche e linguaggi eterogenei, con i quali ha espresso il dolore dell’esistenza e la propria rivendicazione di libertà da ogni pregiudizio. La sua opera racchiude momenti d’ispirazione ora astratta ora espressionista, ora visionaria, per approdare a suggestioni visive, senza mai essere imprigionata in categorie o movimenti.
La sua opera pittorica dopo un iniziale periodo informale, è sempre stata figurativa, con valenze visionarie e fantastiche, tale da evocare illustri discendenze, da Gustave Moreau a Odilon Redon a James Ensor. La pittura, le incisioni e i romanzi sono legati da un forte filo conduttore, talvolta anche nella scelta di soggetti identici, trasfigurati dalla diversità dei mezzi espressivi.
Vittorio Sgarbi nel 1988 così osservava: «Il pennello di Lattes segue gli impulsi, le emozioni, gli abbandoni di una irrimediabile inquietudine». E il critico d’arte Marco Vallora commentava nel 2008: «Lattes è sempre là dove non te lo attendi, anche tecnicamente».
Mostra “Mario Lattes. Non dimenticare”
Spazio Don Chisciotte, via Della Rocca 37B – Torino
Inaugurazione: giovedì 24 gennaio 2019, ore 18
Mostra da giovedì 24 gennaio a sabato 23 febbraio 2019 – – ingresso libero
Orari: martedì-sabato ore 10.30-12.30 / 15-19
Info: 011.1977.1755; segreteria@spaziodonchisciotte.it
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