Arno Camenisch
“Ultima neve”
traduzione di Roberta Gado
Keller Editore
kellereditore.it
Ancora una volta la letteratura è riuscita a sospendere la scomparsa, accogliendola in un testo meraviglioso.
Martin Ebel, Tages-Anzeiger
Paul e Georg gestiscono in un paesino sperduto dei Grigioni uno skilift che, grazie alle loro cure, funziona ancora bene nonostante l’età. Certo però che un impianto sciistico senza neve non ha ragion d’essere e quindi loro aspettano, aspettano i fiocchi che non hanno nessuna intenzione di cadere.
Nell’attesa filosofeggiano sull’amore, parlano dello spopolamento della valle, del ritiro dei ghiacciai, della lingua che cambia. Parlano come per ingannare il tempo senza rendersi conto – forse solo apparentemente – che è il tempo a ingannare loro perché storia dopo storia, ricordo dopo ricordo, in una quotidianità fatta di ritmi e consuetudini il mondo e il tempo scivolano via tra le dita. Così la neve che non cade più è forse molto altro…
Ultima neve si muove con leggerezza, ironia e intelligenza tra i temi fondamentali della vita e le domande che toccano da sempre l’essere umano. Resta sospeso tra commedia e tragedia e ci regala una lingua piena di suoni e di ritmo. Forse riuscirà a fermare il tempo, come solo la letteratura riesce a fare, ma frattanto Paul e Georg continuano ad aspettare la neve…
Un altro libro indimenticabile di uno dei più originali e amati scrittori svizzeri di oggi.
Arno Camenisch (1978), nato e cresciuto a Tavanasa nei Grigioni, scrive in tedesco e in romancio sursilvano. Ha studiato all’Istituto svizzero di letteratura di Bienne, città in cui vive e lavora.
I testi di Camenisch sono tradotti in una ventina di lingue. Ha ricevuto numerosissimi riconoscimenti in Svizzera e all’estero, tra cui in Italia il Premio Salerno Libro d’Europa nel 2013 e il Premio Ostana per le lingue madri nel 2014.
In Italia sono usciti Sez Ner (Ediz. Casagrande, 2010), Dietro la stazione (Keller, 2013), Ultima sera (Keller, 2013) e La cura (Keller, 2017), tutti nella traduzione di Roberta Gado.
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