Alessandro Barbero “La Storia passa da Torino”

Alessandro Barbero
“La Storia passa da Torino”
Tre lezioni all’Auditorio – Grattacielo Intesa San Paolo
13 – 20 27 ottobre 2016

Dopo il successo delle serate dedicate a Natalia Ginzburg riprendono nel mese di ottobre le attività culturali realizzate da Intesa Sanpaolo a Torino al Grattacielo, con un nuovo ciclo di incontri di carattere storico, curati da Giulia Cogoli, che vedranno Alessandro Barbero proporre tre lezioni-conferenze dal titolo “La storia passa da Torino”.
La storia di una città è fatta di cambiamenti. Forse nessuna città in Italia, ne ha affrontati tanti quanti Torino, che negli ultimi tre secoli è stata capitale d’un regno bellicoso e burocratico, poi protagonista della rivoluzione industriale, e che oggi affronta ancora una volta la sfida di rinnovarsi senza dimenticare le lezioni della storia.
Il ciclo racconta tre momenti centrali della storia di Torino: due ben conosciuti dai torinesi, anzi centrali nella memoria e nella leggenda della città – l’assedio del 1706 e il Risorgimento – e un terzo passaggio storico a lungo occultato, il rapporto fra la città e il fascismo. Ognuno dei tre incontri si incentra sull’uomo che fu protagonista dell’evento o della fase storica che ci proponiamo di rievocare: il principe Eugenio, Camillo di Cavour, Mussolini.

giovedì 13 ottobre ore 18.30
Il Principe Eugenio e l’assedio di Torino
Il 1706 fu una data decisiva nella storia di Torino: la sconfitta dei francesi consolidò l’immagine del Piemonte come unica regione d’Italia a vocazione militare, e permise ai duchi di Savoia, alla conclusione della guerra, di ottenere il titolo di re. Il protagonista di quella vittoria fu anche lui un Savoia, ma espatriato e apolide: italiano d’origine, nato e cresciuto a Parigi, comandante dell’esercito austriaco, colui che si firmava “Eugenio von Savoy” è ancora oggi un mistero per gli storici. Raffinato collezionista d’arte e uomo di guerra spietato e crudele, non ci ha lasciato nessuna testimonianza personale, né memorie né lettere private; non si sposò mai, ed è noto che da ragazzo amava vestirsi da donna. Il principe Eugenio, che per anni fu l’uomo più potente dell’impero asburgico, resta uno degli uomini più bizzarri e imprevedibili di un’epoca sospesa fra arcaismo e modernità.

giovedì 20 ottobre ore 18.30
Cavour e l’Unità d’Italia
La creazione dell’Italia unita fu il grande desiderio di due o tre generazioni di italiani, ma si concretizzò improvvisamente nel 1861 grazie soprattutto alla capacità politica di un torinese: il conte di Cavour. Al governo del regno di Sardegna per un decennio, costretto a convivere con un sovrano, Vittorio Emanuele II, che disprezzava e che a sua volta lo odiava, Cavour fu l’artefice sia della poderosa crescita economica del Piemonte ottocentesco, sia dell’alleanza con la Francia che permise la vittoria nella Seconda Guerra d’Indipendenza, dieci anni dopo il disastro del 1849.
L’ambizione divorante e la spietata efficienza di Camillo sono solo due aspetti della personalità complessa di un uomo che volle essere successivamente economista, imprenditore, giocatore di borsa, magnate del capitalismo, giornalista e uomo politico, e che tutti in Europa considerarono uno dei più grandi del suo secolo.
giovedì 27 ottobre ore 18.30
Monsù Cerutti: Mussolini, il fascismo e il Piemonte
Nato a Milano, divenuto regime a Roma, il fascismo ebbe sempre a Torino un radicamento più superficiale che altrove. Mussolini lo sapeva e nel corso del ventennio assunse verso Torino un atteggiamento ambivalente: a parole rendeva omaggio a quella “splendida città del lavoro”; in realtà diffidava tanto dei veri padroni di Torino, gli Agnelli, quanto dei loro operai, che lo soprannominavano beffardamente Monsù Cerutti.
La tormentata regia delle pochissime visite del Duce a Torino esemplificano l’occulto scontro di potere che si combatté in città durante il ventennio; finché, durante la repubblica di Salò, Mussolini non nascose più la sua avversione per il Piemonte “centro della Vandea monarchica, reazionaria, bolscevica”.

Alessandro Barbero, storico e scrittore, è professore ordinario di Storia medievale presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale. È autore di numerosi saggi in particolare sulla storia medievale e militare. Nel 1995 ha pubblicato il suo primo romanzo storico Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle gentiluomo (Mondadori), che vinse il Premio Strega 1996. Nel 2001 ha vinto il Premio Isola d’Elba con il terzo romanzo storico, L’ultimo rosa di Lautrec (Mondadori) e il Premio Cherasco Storia con il suo Carlo Magno. Un padre dell’Europa (Laterza).
È noto al pubblico oltre che per i suoi saggi e romanzi, per la sua straordinaria capacità divulgativa in particolare nella trasmissione di Superquark e, più recentemente, nella trasmissione Il tempo e la storia. Collabora con La Stampa e l’inserto Tuttolibri, per la rivista Medioevo e dal 2003 con Radio Rai 2 come autore di documentari per la trasmissione Alle otto della sera. È stato insignito nel 2005 del titolo onorifico Chevalier de l’ordre des Arts et des Lettres dal governo della Repubblica Francese.
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Piemonte medievale (con altri autori, 1985), Storia del Piemonte. Dalla preistoria alla globalizzazione (2008) per Einaudi; Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo, (con Piero Angela, Rizzoli, 2013); Gli occhi di Venezia (2011), Le ateniesi (2015) per Mondadori; I prigionieri dei Savoia. La vera storia della congiura di Fenestrelle (2012), Medioevo. Storia di voci, racconto di immagini (con Chiara Frugoni, 1999), Lepanto. La battaglia dei tre imperi (2010), Donne, madonne, mercanti e cavalieri. Sei storie medievali (2013), Benedette guerre. Crociate e jihad (2009) per Laterza; Il divano di Istanbul (Sellerio Editore, 2011); Costantino il vincitore (Salerno, 2016). I suoi libri e saggi sono tradotti in svariate lingue.

La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria, sino ad esaurimento dei posti disponibili, sul sito www.grattacielointesasanpaolo.com/news a partire da venerdì 7 ottobre alle ore 9.00 per il primo incontro.
Sul sito saranno successivamente rese disponibili le informazioni per la prenotazione dei successivi incontri.

IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
www.ilpostodelleparole.it