Valeria Pinto
“Valutare e punire”
Una critica della cultura della valutazione
Edizioni Cronopio
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Qui si mette in opera una critica della cultura della valutazione: dei suoi presupposti ideologici, della sua retorica e delle sue pratiche concrete. Interrogazione filosofica e analisi del presente concorrono a portare allo scoperto le tecnologie invisibili, la rivoluzione silenziosa che sta cambiando il significato della conoscenza nella “società della conoscenza”.
In un momento così teso e denso di contraddizioni etiche, in cui parole come ‘merito’, ‘qualità e quantità’, ‘istruzione’, ‘ruolo sociale’ o anche ‘valutazione’, ‘eccellenza’, guidano il controllo della conoscenza (vedi scuola e università), Valutare e punire è un vero e proprio intervento teorico nell’attualità. Diviso in dodici capitoli cerca di mettere a fuoco i criteri, i nuovi significati e le nuove pratiche di valutazione che governano le nostre condotte.
Valeria Pinto è professore associato presso l’Università “Federico II” di Napoli, dove insegna Filosofia teoretica e Filosofia della religione. Già ricercatrice e docente di Filosofia morale, ha insegnato anche Estetica presso l’Università “G. D’Annunzio” di Chieti. Al centro dei suoi interessi i rapporti tra esperienza estetica ed esperienza religiosa nel romanticismo tedesco, in particolare i temi della finitezza, del negativo e dell’ironia; il nesso individualità-vita-forma nella cultura filosofica tedesca di primo novecento e il nesso scienza-relativismo-nichilismo nella crisi del pensiero metafisico classico; più di recente, l’analisi genealogica dei sistemi di organizzazione della conoscenza negli ambiti delle “tecnologie del potere” e delle “tecnologie del sé”.
Il suo ultimo libro è Valutare e punire. Per una critica della cultura della valutazione, Napoli, Cronopio, 2012
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