Stefano Graziosi “Apocalypse Trump”

Stefano Graziosi Stefano Graziosi "Apocalypse Trump" Edizioni Ares

Stefano Graziosi
“Apocalypse Trump”
Un presidente americano tra Mao & Andreotti
Prefazione di Ferruccio De Bortoli
Edizioni Ares
https://ares.mi.it/

Durante la campagna elettorale del 2016, la candidata democratica Hillary Clinton disse che, se avesse vinto Trump, in America si sarebbe scatenata l’Apocalisse. Aveva ragione. Ma non nel senso che intendeva lei. Il messaggio politico di Trump è sempre stato consapevolmente e volutamente “apocalittico”: abbattimento del sistema, movimentismo, disintermediazione con l’elettorato, difesa della maggioranza silenziosa. Questa linea si è dimostrata vincente. E il presidente ha continuato ad applicarla nel suo governo: rompendo gli schemi legati alla Guerra Fredda, quelli nei rapporti con il Congresso e quelli nelle relazioni con il mondo mediatico.


“La leadership di Trump è fondamentalmente di carattere bonapartista: il magnate ha difatti ripetutamente basato la propria efficacissima (e molto televisiva) comunicazione politica sulla pressoché totale disintermediazione con l’elettorato. La forza di Trump, in altre parole, è sempre stata legata ad un approccio profondamente plebiscitario, in un costante contatto diretto con le folle. Non solo, fisicamente, nel corso dei suoi numerosi comizi elettorali. Ma anche, virtualmente, attraverso il web.”

Stefano Graziosi (Roma, 1990). Laureato in filosofia politica all’Università Cattolica di Milano, scrive di esteri collaborando con varie testate tra cui: Affari internazionali, Tgcom24, Studi cattolici, La Verità, Lettera43, Gli Stati Generali. Ha seguito a New York le primarie americane del 2016 presso la redazione di America24 – Il Sole 24 Ore.

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