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Roberto Volpi “La sparizione dei bambini Down

Roberto Volpi "La sparizione dei bambini Down", Lindau

Roberto Volpi
“La sparizione dei bambini Down”
Lindau

Per i nati con Trisomia 21, la sindrome di Down, questo è il momento migliore.

In Occidente la loro speranza di vita sfiora i sessant’anni, un traguardo ritenuto impossibile fino a pochi decenni fa, e soprattutto le loro condizioni di vita hanno subito un radicale cambiamento: sono praticamente autonomi in tutto e mostrano una grande voglia di fare, di esprimersi, di realizzarsi, che trova sbocchi sempre più significativi e apprezzabili. Vi è un crescente numero di down che lavorano, non soltanto in ambiti protetti, mentre si restringe fino alla marginalità la quota di quelli costretti a vivere tra le mura domestiche.

Nel 2016 si terranno a Firenze i primi Trisomia Games, i giochi internazionali di atletica a cui parteciperanno giovani affetti dalla sindrome di Down provenienti da ogni parte del mondo. Eppure proprio Firenze e la Toscana rappresentano una delle punte più avanzate della sparizione dei bambini down attraverso il combinato disposto della diagnosi prenatale e dell’interruzione volontaria di gravidanza in presenza di feti affetti da questo difetto genetico.

È la formidabile contraddizione che attraversa oggi non già il mondo dei bambini down ma la nostra cultura e i nostri valori alle prese con questo mondo: per un verso offriamo loro prospettive sempre migliori, e per un altro cerchiamo di evitare in tutti i modi che vengano al mondo. E infatti si stanno estinguendo in tutta Europa, nel silenzio generale, se non proprio nella soddisfazione sottilmente eugenetica per un tale risultato. Forse è giunto il momento di interrogarsi seriamente su quanto sta accadendo.

Roberto Volpi, statistico, ha diretto uffici pubblici di statistica prima di passare alla libera professione come esperto e progettista di sistemi informativi. Ha progettato il Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza, coordinato e diretto il Gruppo tecnico di programmazione che ha redatto il Piano strategico della città di Pisa. Ha scritto, tra gli altri, Storia della popolazione italiana dall’Unità ai nostri giorni (1989), Figli d’Italia (1996), La fine della famiglia (2007), L’amara medicina (2008), Il sesso spuntato. Il crepuscolo della riproduzione sessuale in Occidente (2012), Dall’Aids a Ebola. Virus ed epidemie al tempo della globalizzazione (2015).

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