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Riccardo Marchina “Lo squalo delle rotaie”

Riccardo Marchina "Lo squalo delle rotaie" Neos Edizioni

Riccardo Marchina
“Lo squalo delle rotaie”
Neos Edizioni

www.neosedizioni.it

I treni, che i graffittari trasformano in pescecani dai denti affilati, sono metafora del mondo di barriera, infido e pericoloso che Bryan e i suoi amici devono sfidare ogni giorno. Nella trincea della ferrovia, e poi nella la vita, si misureranno con il destino, regalandoci pagine commoventi sulla fatica e sul coraggio di vivere.

Torino e la sua periferia fanno da sfondo all’adolescenza di Bryan, un ragazzo che vive tra i condomini che si affacciano sui binari e i suoi sogni giovanili. Il suo amore per Alice lo mette nei guai con la giustizia; e quando il peggio sembra risolto, Alice scompare. Lo sforzo per ritrovarla sarà anche un proiettarsi verso una vita migliore, fuori dai confini geografici ed esistenziali della borgata.

La sua storia s’intreccia a quelle dei suoi amici, e insieme a loro sono protagonisti ragazze di barriera, angeli custodi nei panni di prostitute nigeriane, vicini in canottiera e bande d’immigrati che imperversano nel quartiere. Tra coraggio e senso della realtà, Bryan troverà alla fine una sua redenzione in un’altra periferia, quella di Marsiglia.

Questa, di Riccardo Marchina, è un’opera della maturità. Il suo straordinario talento per leggere l’umanità nei recessi più marginali della metropoli, compone un romanzo epico scandito dal ritmo di uno slang ruvido e vitalissimo.

Non si potrà dimenticare l’epopea di questo figlio del nostro tempo, un eroe, con qualche macchia e tanta paura, che potrebbe diventare un malvivente o un perdente e invece si ritrova a percorrere in salita la via dell’amore

… Respiravamo nebbia e rabbia. Il freddo non ci dava tregua. L’angoscia neppure. Davamo in pasto ai polmoni cubetti di ghiaccio interi.

Ero così inutile e indifeso che arrivai a dubitare della mia esistenza.

Mi fosse capitato qualcosa durante il colpo al centro scommesse, Alice sarebbe rimasta sola, nella bocca dello squalo. Con la mente vidi uno degli ultimi treni, truccati dai writers metropolitani, che mi veniva incontro. Aveva denti bianchi e affilati, messi in risalto da un bordo di vernice nera. Al fondo della bocca c’era pure la firma dell’autore, un certo “Skoll”. Questa volta però, mica riuscivo a scansarmi in tempo.

Avevo bisogno di riflettere. Avevo bisogno di calma. Avevo un dannato bisogno di rimanere accanto ad Alice.

«Domani tagliamo a scuola. Prendiamo un treno e andiamo al mare. In Liguria… Stiamo un po’ insieme e decidiamo cosa fare nel futuro», le dissi.

«E… bravo, ma dove li prendiamo i soldi per andare fin là?», disse lei.

«Penso a tutto io».

Riccardo Marchina è nato a Torino il 9 febbraio 1972, è sposato e ha un figlio. È giornalista pubblicista e dal 1992 collabora con il «Corriere di Chieri» e altre testate locali. Scrive romanzi e racconti. Nel 2008 è stato il vincitore assoluto del Premio Superga della città di Torino con il racconto breve Il premio. Nello stesso anno si è classificato 2° assoluto al premio della Presidenza della Repubblica “Amico rom” della città di Lanciano (Chieti), con il romanzo inedito La zingara e l’alchimista. Nel 2007 si è classificato 2° assoluto al medesimo premio con il racconto breve Drabarimòs. È autore del volume Brincadera, pubblicato nel 2007, e di numerose inchieste tra cui Allah e i Pokemon, sui figli degli stranieri residenti nell’area metropolitana torinese, pubblicato dal «Corriere di Chieri» e ripreso dal sito della Provincia di Torino.
Con Neos edizioni ha pubblicato il romanzo La piazza della zingara, nel 2010 e L’agenzia dei segreti precari, nel 2011.
www.riccardomarchina.it


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