Paolo Ricca – Torino Spiritualità

Paolo Ricca Paolo Ricca, Torino Spiritualità

Paolo Ricca
Albert Schweitzer: La filosofia del rispetto per la vita
Torino Spiritualità
sabato 01 ottobre, ore 18.30 Casa Valdese, Torino
introduce l’incontro Paolo Ribet

«Al tramonto, proprio mentre passavamo accanto a quattro ippopotami e ai loro piccoli, mi venne d’improvviso in mente l’espressione “rispetto per la vita”». Sono parole del premio Nobel per la Pace Albert Schweitzer, medico, missionario e teologo luterano che agli inizi del ‘900 elaborò un pensiero etico rivolto non solo ai propri simili, ma a tutte le creature della Terra. Aderendo a questo principio, Schweitzer consacrò la propria esistenza agli ultimi, impegnandosi anche per i diritti degli animali.
Progetto Di sacra natura

Teologo, ha insegnato Storia del Cristianesimo presso la Facoltà valdese di Teologia di Roma. È spesso ospite della trasmissione radiofonica di Radio3 Uomini e profeti.

«Rispetto per la vita» è il cuore del pensiero e della vita di Albert Schweitzer, nato in Alsazia nel 1875, morto a 90 anni nel 1965, premio Nobel per la pace nel 1954. Pur avendo davanti a sé una brillante carriera universitaria (era un teologo di rango), vi rinunciò e nel 1913 parti per l’Africa equatoriale (di allora! Molto diversa da quella di oggi! È passato più di un secolo) e fondò un ospedale a Lambaréné, dove trascorse tutta la vita curando gli africani. Perciò fu chiamato «medico della giungla». In realtà fu e potrebbe ancora essere «medico della coscienza europea», per guarirla da una sua antica, oscura e temibile malattia mortale: la malattia del colonialismo, della violenza e della guerra, a cominciare dalla guerra agli animali, e insegnarle appunto il «rispetto per la vita» degli altri.
Il teologo Paolo Ricca
Il teologo Paolo Ricca
Era figlio di un pastore protestante (luterano), fu egli stesso pastore luterano e, pur diventando medico ed esercitando questa professione per tutta la vita, restò sempre pastore e predicatore evangelico. Ma che cosa c’è dietro questo suo programma del «rispetto per la vita»? Diciamo anzitutto che questa espressione traduce solo in parte l’espressione tedesca che ne è alla base: Ehrfurcht vor dem Leben, letteralmente: «timore sacro (o reverenziale) davanti alla vita», che è qualcosa di diverso e di più del semplice «rispetto» (che comunque è già molto). L’idea è che davanti alla vita ti devi fermare, non la puoi violare, non le puoi mettere le mani addosso, non puoi disporne a tuo piacimento, non ti appartiene, è qualcosa di infinitamente più grande di te, un mistero che ti trascende, di cui ignori il significato e il valore.
fonte: corriere della sera – 29.09.16

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