Orazio Labbate
“Suttaterra”
Tunué Edizioni
tunue.com
“Escono Origene, gli dei etnici erano idoli,
una sopravvivenza del politeismo;
e San Paolo li aveva abbassati
al bando di demoni”
Emil Cioran, Il funesto demiurgo
Giuseppe Buscemi, siculo americano, è rimasto vedovo a soli trent’anni. Ormai lontano dalla realtà e prossimo al suicidio, riceve una lettera da Gela, inviata proprio dalla moglie defunta, che lo invita a raggiungerla là. Stravolto dallo spavento, e tuttavia custode indefesso dell’amore verso la donna, decide di seguire quel richiamo fantasmatico. Intraprenderà così un viaggio reale e metafisico dall’America alla Sicilia del sud, attraverso tappe esistenziali che suonano come una Via Crucis e l’incontro con personaggi surreali che sembrano emergere dalle profondità di un inferno mediterraneo. Orazio Labbate torna all’epica del gotico siciliano avviata nel celebrato esordio Lo Scuru con un potente romanzo che si muove tra l’immaginario onirico di David Lynch, il nuovo horror di Thomas Ligotti e la magia oscura dell’autore siciliano Vincenzo Consolo.
Orazio Labbate
Nato nel 1985, ha esordito con Lo Scuru (Tunué, 2014); nel 2016 ha pubblicato il saggio Piccola enciclopedia dei mostri per la collana “24 ore cultura” del Sole 24 Ore. Scrive per Huffington Post, Mucchio Selvaggio e altre riviste.
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