Nikita Placco
“Il giorno di cui non si parla”
Licosia Edizioni
licosia.com
Lunedì 13 maggio 2019, ore 18.30
Nikita Placco
Salone Internazionale del Libro di Torino
Biblioteca Civica Natalia Ginzburg
Polo Lombroso, 16 – Sala Molinari
Via Cesare Lombroso 16, Torino
dialoga con l’autore Salvatore Vullo
Sulla superficie la vita di Rodolfo sembra scorrere normalmente, come quella di ciascuno di noi.
Come non ci fosse un ieri, solo una sequela di domani ansiosi di darsi.
Tutto appare possibile, le svariate opzioni affidate al libero arbitrio.
Eppure, il protagonista non sa – nessuno lo sa mai – che il suo tragitto è inchiodato a un binario, che non ha scelto lui.
Ci si trova sopra dall’inizio del suo viaggio, deciso da altri.
La cui narrazione ha composto armamento, traverse e rotaie di scorrimento.
E più della narrazione, quella mancata: il rimosso, il sottaciuto, il non detto.
Rodolfo, infatti, ignora l’esistenza di un segreto che si porta addosso dalla nascita, un silenzio che giorno dopo giorno corrode il suo destino.
La rimozione che è stata il collante della sua famiglia d’origine si tramuta in gigantesco cappio stretto attorno alla gola.
Fino a che, con una svolta tanto improvvisa quanto irreversibile, lui riscatta la grande omissione e l’assenza di parole con Foglie di magnolia e si libera.
C’è nella vita di ciascuno di noi un giorno, uno solo, che ha cambiato per sempre il nostro sentire.
Magari non il più importante, né il più decisivo, ma certamente quello dopo il quale – nelle profondità remote del nostro animo – abbiamo smesso di essere gli stessi.
È un giorno, di solito, a cui la nostra mente non torna e che il nostro cuore non rievoca mai nei propri battiti.
Senza che ci sia stato un accordo sul punto, nessuno intorno a noi vi fa riferimento, nemmeno per accidente.
Una miracolosa, tacita intesa fa sì che famigliari, amici, compagni, noi stessi, nessuno faccia mai neppure indirettamente cenno a quel disgraziato giorno.
Che pure è ben marchiato nella mente di ognuno.
Preferiamo tutti, istintivamente, fare finta di niente, comportarci come se non fosse successo nulla, come se quelle 24 ore non fossero mai avvenute.
Salvo che quello è il giorno che ha cambiato per sempre il corso della nostra esistenza.
Quello è semplicemente – e per tutti – il giorno di cui non si parla. Ebbene, questa è la storia del mio “giorno di cui non si parla” o, meglio, del “giorno di cui non si parla” della mia vita.
Il giorno di cui non si parla è una storia sulla verità, sul potere distruttivo dei non detti, la loro incidenza molto più profonda rispetto ai messaggi espliciti, sulla costellazione della famiglia in perenne big bang, sui mandati famigliari e le scelte finalmente affrancate, sull’amore come approdo di libertà, la paternità sostanziale e non biologica, in sintesi sulla redenzione rispetto a un destino segnato.
Nikita Placco
“Sono nato nel maggio 1968 a Roma, dove vivo tuttora e svolgo la professione di avvocato penalista. Dopo quasi 25 anni, tuttavia, deluso da ogni verità processuale, ho sentito l’urgenza di una verità più compiuta: quella che solo l’autenticità della letteratura può dare. Attraverso una storia che non ha nulla di autobiografico, ma in cui mi riconosco come l’avessi vissuta realmente, con il massimo della finzione ho raggiunto il massimo della sincerità.”
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