Nicola Rainò – Kari Hotakainen “La legge di natura”

Nicola Rainò, Kari Hotakainen, Iperborea Nicola Rainò, traduttore de "La legge di natura" di Kari Hotakainen, Iperborea

Nicola Rainò
traduttore
“La legge di natura”
Kari Hotakainen
Iperborea

Definito dal noto connazionale Arto Paasilinna “un umorista temibile, intelligente, acuto, quasi calcolatore”, Kari Hotakainen (Pori, 1957) è uno dei più originali scrittori finlandesi. La sua opera fonde il più quotidiano realismo ai miti, le leggende e la cultura popolare finnica. Dopo le prime tre raccolte di poesie, si è dedicato alla prosa sia per bambini che per adulti. Con Colpi al cuore raggiunge la fama internazionale.
«La vita ti arriva sempre alle spalle, e poi di colpo te la ritrovi davanti.» Un terribile incidente d’auto catapulta Jussi Rautala in un’altra realtà. Cinico vedovo sessantenne, piccolo imprenditore e irriducibile evasore fiscale, si ritrova in un letto d’ospedale a dipendere dalle cure del suo odiato nemico: lo stato sociale. Ma non bastano i chirurghi a rimettere insieme i pezzi della sua esistenza, che all’improvviso sembra ruotare intorno alla soglia affollata tra (ri)nascita e morte: da sua figlia Mira, attivista politica vegetariana, ecologista e «salvatrice del pianeta», che sta per dare alla luce una nuova vita, al suo vecchio padre Väinö che tira le somme della propria cercando una risposta ai dilemmi dell’Amleto, a un bambino soldato della Sierra Leone che Rautala ha adottato a distanza molti anni fa e ora gli si presenta alla porta, fan degli Abba e rivenditore dell’analgesico più richiesto in Occidente, la cannabis: anche lui ha visto in faccia la morte e sta cercando la sua nuova vita. Il tutto mentre la Grecia vacilla, l’Europa batte cassa, e l’efficiente Finlandia è di colpo obbligata a tagliare servizi e benefici finora presi per scontati. Con la sua geniale capacità di fondere iperrealismo e assurdo, humor e poesia, Hotakainen ci proietta in un inedito microcosmo ospedaliero, un crocevia di destini, domande e deliri senza filtri da cui guardare con altri occhi l’eterna contesa tra l’individuo e il bene comune, la bellezza e la felicità. Risate e lacrime si alternano senza sosta in una moderna commedia umana sul senso della vita biologica, sociale, morale, in cui non è mai troppo tardi per rinascere. Una prospettiva unica sulle leggi della natura e sulla natura dell’uomo.

Così comincia “La legge di natura”, nella traduzione di Nicola Rainò:

Non guardarti, guarda il cielo.
L’uomo indossava una giacca arancione e un casco rosso. Disse di essere un paramedico e raccomandò a Rautala di stare calmo, pur sapendo quanto fosse difficile in quell’ammasso di lamiere insanguinate. Basta non guardare le ossa che ti spuntano fuori ma tenere gli occhi fissi al cielo, attraverso il parabrezza frantumato, e rimarrai cosciente.
Rautala provò a cercare il nome dell’uomo sulla giacca. Non lo trovò, si ricordò del cielo. Era terso e senza uccelli, poco prima brillava il sole. Ricordò i raggi del mattino, quando aveva avviato il motore per andare dai suoi vecchi che abitavano a un centinaio di chilometri da lì.
L’uomo gli si fece più vicino dicendo che per tirarlo fuori occorrevano attrezzi speciali, ci sarebbe voluto ancora un po’. Gli avrebbe dato subito un analgesico. Rautala annuì e fece quello che gli era stato appena proibito: si guardò.
Le ossa se n’erano andate per proprio conto, si erano aperte un varco nella carne verso la libertà e avevano bucato anche la giacca a vento, da cui ora spuntavano come da un taglio d’arrosto. I jeans neri erano un grumo rosso. Gli crollò la testa sul volante. Perse i sensi.”

Nicola Rainò
Laureato in Linguistica generale, già redattore de Il Mulino di Bologna, all’Università di Firenze ha tenuto corsi di Teoria e Pratica della Traduzione presso il Dipartimento di lingue ugro-finniche. Vive e lavora a Helsinki dove insegna lingua e cultura italiana, e dirige la rivista online di cultura e attualità finlandese “La Rondine”. Ha tradotto dall’inglese e dal finlandese saggi, romanzi e poesia. Attualmente sta lavorando a una tesi di dottorato all’Università di Turku sulla ricezione della letteratura finlandese attraverso i media italiani.

Dal finlandese ha tradotto romanzi di A. Paasilinna, S. Oksanen, K. Hotakainen, E. Itäranta, T. Kyrö, S. Parkkola.

www.larondine.fi

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