Matteo Guarnaccia “Fashion Sabotage”

Matteo Guarnaccia Matteo Guarnaccia, Fashion Sabotage, 24Ore Cultura

“Fashion Sabotage”
La moda controcorrente dagli Apaches agli Hipster
24Ore Cultura

Le spericolate avventure delle subculture giovanili che hanno influenzato, contaminato e ispirato la storia della moda ufficiale. Dai Punk ai Rockabilly, da Tokyo a New York, un secolo di rivoluzioni stilistiche scoppiate al di là dell’haute couture.

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Matteo Guarnaccia, (Milano, 1954) artista visivo, performer, saggista, organizzatore di eventi, è il rappresentante più significativo della cultura psichedelica emersa tra gli anni ’60 e ’70 in Italia, in contemporanea con il clima internazionale. Studioso di arti visionarie e culture tribali, ha iniziato a farsi conoscere con il multiplo d’arte nomade Insekten Sekte prodotto tra Goa e Amsterdam (1969-1975). Pittore, art director, performer, saggista, organizzatore di eventi e workshop. Collaboratore della pagina culturale de Il Manifesto, è riconosciuto come uno dei massimi esperti della cultura underground, un argomento che ha trattato in diverse opere tra cui: Arte psichedelica & controcultura in Italia (1988) , Beat & Mondo Beat (1996), Almanacco psichedelico (1996), Provos (1997), Summer of love (1997), Paradiso psichedelico (1998), Magical Mystery Book (1998), Underground Italiana (2000), Hippies (2002).
Nel corso degli anni ha saputo aggiornare continuamente questo tipo di immaginario, riallacciando le fila sotterranee di una ricerca mistica-evoluzionista che non si è mai interrotta. La sua opera è un intreccio di echi provenienti simultaneamente da culture arcaiche, moderne tecniche di analisi psichica, ricerche scientifiche sull’attività della mente, il tutto opportunamente miscelato darobustedosi di ironia. Ha saputo fondere con abilità in un unico segno diverse tradizioni culturali con uno stile che rimane a tutt’oggi estremamente elastico e magicamente visionario, capace di espandersi con incredibile rutilanza (dalle copertine di dischi alle impaginazioni editoriali, ma anche anche dalle sue tele), così come di fissarsi in quelle deliziose ed incisive icone (così aperte ma stabili, insieme fresche e sicure) che rappresentano la sua produzione come illustratore. Le sue opere sono state esposte in Italia, Stati Uniti, Giappone, Olanda, Germania, Spagna, Svizzera, sia in luoghi istituzionali (come la Triennale di Milano) che in ambienti creativi anomali (rave e oasi naturali).
fonte: www.mizmaze.it

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