Marina Bassani

Marina Bassani Marina Bassani "Prendo la tua mano nella mia"

“Prendo la tua mano nella mia”
di Carol Rocamora
CineTeatro Baretti, Torino
11 e 12 maggio 2016

In scena Marina Bassani con Lorenzo Bartoli a rappresentare la breve ma intensa storia d’amore tra questi due grandi artisti che durante i sei anni della loro relazione (dal 1898 al 1904), dal momento del loro innamoramento alla morte di lui, si scambiarono più di 400 lettere.
Una storia in cui arte e amore si mescolano e confondono in una continua simbiosi creativa.
Quando i due si incontrano Olga Knippper è già una famosa interprete delle opere di Cechov.
Con il tempo diventerà, oltre che donna amata anche sua musa, ispirandogli, mentre vivono la loro intensa storia d’amore, tante commedie che lui andrà componendo e che lei interpreterà, vestendo i panni di grandi personaggi come Arkadina nel Gabbiano o Masha nelle Tre sorelle.
Attraverso il loro carteggio, in un crescendo tra ammirazione, adorazione e passione, vengono tratteggiate in ordine cronologico le vicende delle loro vite, spesso lontane e con un dolore struggente per la loro separazione, con Cechov costretto a sempre più lunghi soggiorni a Yalta o in Svizzera per curare la tisi. La loro corrispondenza si rivela al contempo un inno all’amore e al teatro, in cui l’ansia di Cechov si mescola all’ironia e al pettegolezzo su tanti nomi di artisti, oggi assurti nel grande empireo come Stanislavski, Tolstoj e Rachmaninov.

Marina Bassani, che cura anche la regia dello spettacolo, ha fondato il Teatro Selig nel 1996, inaugurando una lunga serie di ritratti femminili: la prima è stata Karen Blixen, nel monologo Ho volato con l’angelo. Il filone letterario prosegue con alcuni recitals letterari: Perché l’amore è duro come la morte (2001), collage di poesie e prose, portato in scena al Piccolo Regio di Torino, Da Garcia Lorca a Yossl Rakover e Frammenti di un discorso amoroso.
Segue, Geneviève, tutto è irreale fuorché l’istante del 2003, tratto da Une désolation di Yasmina Reza e dalle Lettere alla Fidanzata di Kafka. In seguito Marina Bassani ha portato in scena La Madre, un monologo che ha tratto dall’opera Vita e Destino di Vassilij Grossman. Ha collaborato con la regista polacca Monika Dobrowlanska con la quale ha progettato e poi messo in scena Ay Carmela!, ambientato nella Spagna franchista, uno spettacolo di resistenza e di libertà.
È anche l’autrice delle fiabe Zefirino collo lungo e Ombretta Camilla, entrambe illustrate da Lele Luzzati. Ha portato in scena con umorismo numerosi ritratti femminili di Alan Bennett, tra cui Nudi e crudi, La signora delle lettere, Un letto fra le lenticchie, La sua grande occasione, e La bottega dell’antiquaria. Nella primavera del 2011, nell’ambito di Esperienza Italia 150, ha presentato Costanza dei segreti, un monologo ridotto e tradotto da lei stessa, tratto dall’epistolario di Costanza d’Azeglio. Di recente ha messo in scena Love Letters, spettacolo recitato da Marina Bassani e Lorenzo Bartoli.

Lorenzo Bartoli si diploma alla Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino nel 2003. Nel 2006 frequenta la scuola di perfezionamento Centro teatrale Santa Cristina diretta da Luca Ronconi.
Continua la formazione con Julie Stanzak, Franco di Francescantonio, Gabriella Bartolomei.
Partecipa a Crisi#12 lab. condotto da Fausto Paravidino. Vince Prova d’attore, teatro Tangram Torino. Riceve una menzione speciale per Giovani Realtà del Teatro. Lavora principalmente in produzioni teatrali. Tra i vari registi: Mauro Avogadro, Valerio Binasco, Michele Di Mauro, Monika Dobrowlaska, Jurij Ferrini, Marco Lorenzi, Didier Pitoiset, Carmelo Rifici, Carlo Roncaglia, Beppe Rosso, Paola Rota, Manfredi Rutelli, Gabriele Vacis. Collabora con le compagnie Corps Rompu, Urteatro, Kamina Teatro, Teatro Selig, Proprietà Commutativa. Alcune esperienze cinematografiche con Matteo Servente, Roan Johnson, Fabrizio Lupano, Paolo Mitton. E’ autore e interprete di Pausa, Te che sei un estimatore della luna…, Salvobuonfine (bisognerebbe anche occupare le banche).Teatro Selig
Il nome Selig deriva da Seelig, cognome di Karl Seelig, un filantropo svizzero di Zurigo che ebbe la grandezza d’animo di accompagnare nelle passeggiate lo scrittore Robert Walser, ascoltarlo e aiutarlo finanziariamente dopo che Robert si era ritirato in un istituto per malattie mentali. È per rendere onore alla generosità di quest’uomo verso l’arte, che Marina Bassani ha chiamato la sua compagnia Selig, con una e sola, però, così da formare la parola tedesca Selig che significa beato.
Teatro Selig ha debuttato nel 1996 a Milano al Teatro Sipario con un monologo che lei stessa ha tratto da La passeggiata di Robert Walser. I temi di Walser sono la libertà e la fusione con la natura, argomenti cari al Teatro Selig, che pone da sempre l’attenzione sulla presenza dell’invisibile nel mondo quotidiano

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