Mariantonia Avati “Il silenzio del sabato”

Mariantonia Avati Mariantonia Avati "Il silenzio del sabato" La Nave di Teseo

Mariantonia Avati
“Il silenzio del sabato”
La Nave di Teseo

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Una madre compie un lungo viaggio per arrivare al giorno in cui suo figlio sarà ucciso. Sa da sempre – da quando il segreto della sua gravidanza le è stato svelato e ha scoperto che avrebbe dato alla luce un uomo destinato a mutare le sorti di tutti gli altri – che questo momento sarebbe giunto: seppur ineludibile, rimane il viaggio più duro, verso cui mai avrebbe voluto incamminarsi.
Il figlio le chiede di stargli accanto e di dargli coraggio anche in quest’ultimo passo. Lui, che più di tutti gli altri può, chiede aiuto a lei per portare a compimento la missione del Padre. Così la donna, ai piedi della croce, accompagna il lungo addio dell’uomo; è con lui mentre viene portato nella tomba, è lì mentre viene chiusa: si ostina a ricordare tutto ciò che è avvenuto, mentre nel ricordo si mischiano le sensazioni del suo essere stata prima bambina, poi giovane e sposa, con in grembo la gioia più grande. Quaranta ore passano tra la morte e il momento in cui suo figlio risorgerà, quaranta ore in cui respiriamo accanto, dentro, le emozioni di una madre dalla forza inesauribile, che saprà credere fino in fondo e in questa fede trovare le ragioni della sua perdita e la guarigione dal suo dolore. Il silenzio del sabato ci conduce in un’esplorazione lirica e commovente dell’identità femminile e disegna lo straordinario ritratto laico di Maria nei momenti che la storia non ci ha raccontato, per donarci, oltre l’eccezionalità della sua esperienza, la cifra universale di cosa significa essere donna, madre.

Mariantonia Avati nasce a Bologna nel 1966. Ancora bambina si trasferisce a Roma, assieme alla famiglia. Parallelamente agli studi di Psicologia e di Storia medievale comincia a lavorare come aiuto regista, soggettista e sceneggiatrice. Si occupa poi di produzione cinematografica, forte della lunga esperienza maturata fra gli Stati Uniti e l’Italia. Con il marito Andrea Scorzoni, fa nascere la “Matteo Cinematografica”, società per la quale realizza come regista l’opera prima Per non dimenticarti. Al film, che raccoglie premi e successo di critica, fanno seguito altri due lungometraggi e serie televisive, oltre a documentari. Il silenzio del sabato è il suo romanzo d’esordio.


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