Luigi Verdi “Sempre”

Luigi Verdi Luigi Verdi, Maurizio Maggiani "Sempre" Chiarelettere

Luigi Verdi
“Sempre”
Chiarelettere Edizioni

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“Non c’è fisico, non c’è teologo, non c’è matematico, non c’è amante che possa mettere la mano sul fuoco sulla parola Sempre. Eppure è come una culla, se ti metti lì dentro ti senti al sicuro.
Un miracolo, no?”

Sempre è il racconto intenso e appassionato di una vita vissuta in un’atmosfera di pervasiva sacralità del creato. Un racconto scandito da aneddoti e ricordi personali, piccole lezioni e grandi maestri, riflessioni e personaggi destinati a lasciare il segno.

Questo libro ha un precedente nella voce. Due amici si ritrovano intorno a un tavolo e disegnano un percorso: ogni tappa è contrassegnata da una parola. Alcune sono sulla bocca di tutti, come libertà e bellezza, semplicità e leggerezza, altre invece non si usano più, come se non interessassero a nessuno: fedeltà, castità, pietà, gioia, grazia.

Maurizio Maggiani (Castelnuovo Magra, La Spezia 1951), scrittore, nella vita ha fatto diversi mestieri, tra cui il fotografo industriale, il venditore di pompe idrauliche, il maestro di scuola, l’autore e conduttore televisivo. Con i suoi romanzi, molto amati dai lettori, ha ricevuto i premi più importanti: il Campiello e il Viareggio Rèpaci con “Il coraggio del pettirosso” (1995), lo Strega con “Il viaggiatore notturno” (2005). Tra i suoi ultimi libri, anch’essi editi da Feltrinelli, ricordiamo “Meccanica celeste” (2010), “I figli della Repubblica” (2014), “Il Romanzo della Nazione” (2015), “La zecca e la rosa” (2016).

Luigi Verdi (San Giovanni Valdarno, Arezzo 1958) è il fondatore della Fraternità di Romena, nel Casentino, un’esperienza cominciata nel 1991 a partire da una vecchia pieve abbandonata. In pochi anni Romena è diventata luogo d’incontro per migliaia di persone alla ricerca di una qualità di vita più autentica. Il poeta Franco Loi ha raccontato così l’esperienza della fraternità: “Romena è un posto dove trovare una pagina bianca su cui scrivere di sé. E magari leggere a voce alta, senza sentirsi sbagliati”.

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