Lina Bolzoni “Memoria Festival”

Lina Bolzoni Lina Bolzoni "Memoria Festival"

Lina Bolzoni
“Memoria Festival”

memoriafestival.it

Memoria Festival, Mirandola
domenica 2 giugno 2019, ore 11:00
“I libri per amici”
Lina Bolzoni dialoga con Franco Marcoaldi

In un’epoca in cui i modi di comunicare e di pensare cambiano vorticosamente, la lettura resta salda nella propria identità: che sia su carta o su nuovi dispositivi, è incontro personale e dialogo senza confini con autori e altre vite. Di questo discutono Lina Bolzoni, docente di letteratura italiana alla Scuola Normale Superiore di Pisa, e il poeta Franco Marcoaldi, spaziando da Petrarca a Machiavelli, da Tasso a Montaigne.

Lina Bolzoni
“Una meravigliosa solitudine”
L’arte di leggere nell’Europa moderna
Einaudi Editore

einaudi.it

Viviamo in un mondo in cui i modi di comunicare, e di pensare, cambiano a una velocità che la storia non ha mai conosciuto. Cosa significa tutto questo per la lettura?

«In questa appassionante indagine sulla lettura l’illustre studiosa eccelle nel ricostruire una realtà pluridimensionale, dove istanze politiche e ambizioni individuali, religione e libero pensiero, latino e volgare, filologia e retorica, prosa e poesia, immagini e parole, procedono strettamente associati, travalicando i confini delle varie forme di espressione» – Benedetta Craveri, Il Venerdì

«Petrarca, e tanti altri come lui, che incontreremo in queste pagine, a raccontarci le loro esperienze di lettori, sono davvero i personaggi di un mondo che è ormai inesorabilmente alle nostre spalle? Un mondo in cui la lettura è esperienza comune e insieme del tutto intima e personale; una specie di viaggio in cui, incontrando l’altro, si riconosce (e si ridisegna) il proprio io; un’esperienza vitale, che dà ospitalità allo sconosciuto e proprio per questo è carica di fascino e di pericolo; un percorso ai limiti del tempo e dello spazio, là dove si delineano infiniti mondi virtuali e la realtà si apre all’orizzonte del possibile».

Davanti ai rischi, e alle nuove sfide che oggi si delineano, questo libro guarda al passato per farne emergere i grandi miti che hanno nutrito l’esperienza della lettura all’inizio del mondo moderno: miti pieni di fascino, fragili e potenti insieme; inesorabilmente lontani, ci osservano con “uno sguardo familiare”. «Entro nelle antique corti degli antiqui uomini, […] dove io non mi vergogno parlare con loro, e domandarli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro umanità mi rispondono», scriveva Machiavelli a Francesco Vettori. È questo il cuore del percorso, che si dipana indietro e avanti nel tempo, da Petrarca a Tasso, a Montaigne, seguendo il tema della lettura come incontro personale, come dialogo con gli autori che si leggono. Il libro diventa un corpo, una persona; i ritratti degli autori, che comparivano nelle biblioteche o negli studioli come spesso fanno le fotografie sui muri di casa dei lettori di oggi, aiutano a mettere in atto una specie di rievocazione negromantica che è capace di sfidare la morte, di stabilire legami di amicizia al di là delle barriere del tempo.

Lina Bolzoni
Ha insegnato fra l’altro all’Università di Harvard, a Ucla e al Collège de France.
Ha curato l’edizione delle Opere letterarie di Tommaso Campanella e la parte introduttiva della mostra La fabbrica del pensiero: dall’arte della memoria alle neuroscienze (Firenze-Parigi 1990).
Ha pubblicato, tra gli altri, La rete delle immagini. Predicazione in volgare dalle origini a San Bernardino da Siena (Einaudi) vincitore del Premio speciale del Presidente al Premio Viareggio (2002) e del Premio Brancati per la saggistica e Il cuore di cristallo. Ragionamenti d’amore, poesia e ritratto nel Rinascimento (Einaudi, 2010).

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