Virginia Caporali
“Il lampadario” di Clarice Lispector
Adelphi Edizioni
https://www.adelphi.it/
Traduzione a cura di Virginia Caporali e Roberto Francavilla.
Nella grande casa in cui, magra, scalza, solitaria, la piccola Virgínia si aggira «in concentrata distrazione» i mobili spariscono un po’ alla volta, «venduti, rotti o troppo vecchi», e le porte si aprono su stanze in cui regnano «il vuoto, il silenzio e l’ombra». Abbandonato nella vasta sala da pranzo – dove brillano «vetri e cristalli addormentati nella polvere» – c’è però un lampadario, unico sopravvissuto di antichi fasti: «Il grande ragno avvampava», e Virgínia «lo guardava immobile, inquieta, sembrava presagire una vita tremenda. Quell’esistenza di ghiaccio». Ma soprattutto insieme a lei c’è Daniel, il fratello di poco più grande, che da quando è nata la considera «solo sua», che la protegge e la tormenta, e con lei condivide straordinari segreti: dal misterioso cappello che vedono scivolare lungo il fiume – e che immaginano appartenga a un annegato – alla scatola piena di ragni velenosi di Daniel, fino alla Società delle Ombre di cui sono gli unici membri. Quando i due, cresciuti, lasceranno insieme la tenuta di Granja Quieta per andare a studiare in città, i loro destini si separeranno. E quando, dopo un’ardua educazione sentimentale, Virgínia deciderà di tornarci, capirà «che il posto dove si è stati felici non è il posto dove si può vivere»: sul treno che la riporterà lontano si accorgerà di essersi scordata di guardare il lampadario e saprà «di averlo perduto per sempre», così come ha perduto per sempre la sua infanzia miserabile e incantata. Lispector narra questa struggente iniziazione alla vita con la sua lingua lussureggiante e visionaria: «attenta» ha scritto Franco Marcoaldi «al cuore che batte, alla vena che pulsa, alla vibrazione cieca del sentimento nel corpo».
Clarice Lispector
Scrittrice ucraina naturalizzata brasiliana.
Nata in Ucraina da una coppia di emigranti russi in viaggio verso Odessa, è stata definita la maggiore scrittrice brasiliana del secolo scorso.
Dopo l’infanzia a Recife, si laurea in legge a Rio de Janeiro.
Sposa un diplomatico con il quale vive prima in Italia e poi in Svizzera e negli Stati Uniti. Madre di due figli, nel 1958 torna definitivamente a Rio dove, nell’autunno del 1977, muore. Ottiene una enorme fama, postuma.
Tra i suoi titoli, possiamo citare la raccolta di racconti Le passioni e i legami, il romanzo d’esordio Vicino al cuore selvaggio, L’ora della stella, La passione secondo G.H. e ancora Il segreto, Un apprendistato o il libro dei piaceri, il libro per bambini Il mistero del coniglio che sapeva pensare.
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