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“Un’altra verità” Nicola Verde

Nicola Verde. Un'altra verità. Fratelli Frilli Editori

Nicola Verde
“Un’altra verità”
Fratelli Frilli Editori

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Bonela, centro Sardegna, fine anni ’60, carnevale: il maresciallo dei carabinieri Carmine Dioguardi è alle prese con la sua seconda indagine nel “cuore nero” di una Sardegna che sembra immobile nel tempo, un tempo fatto di pietra: Narciso Aggius, un servo pastore al servizio di Tonneddu Corrias, un ricco possidente, viene trovato ucciso con la testa sfondata, modalità omicidiarie che qualcuno rimanda al cosiddetto “Codice barbaricino”, regole millenarie che sembrano ancora disciplinare la società sarda. A questo si aggiungono i torbidi rapporti all’interno della famiglia Corrias: Narciso Aggius ufficialmente è un orfano sempliciotto raccolto da Tonneddu Corrias per pietà cristiana, ma le voci ufficiose lo dicono figlio bastardo di Antonia Muscau, moglie di Tonneddu; Gesuino, il figlio naturale dei Corrias, è un uomo debole succube di un padre dispotico e di una moglie, Chiarella Fadda, che trova rifugio in un rapporto adulterino proprio con Narciso, contemporaneamente insidiata e concupita dal suocero. Gesuino finirà suicida. Che in tutto questo c’entri la rapacità di Tonneddu Corrias col suo onore ferito dal rifiuto della donna, al punto da istigare, poi, il figlio al suicidio? Oppure il timore che “la roba” possa finire a un bastardo? E se la verità, invece, fosse da cercare tra le pieghe di un mondo arcaico dove antiche divinità sanguinarie pretendono riti sacrificali? A complicare ulteriormente la vicenda c’è la morte di un vecchio pastore ucciso con un moschetto mod. 91, un residuato bellico. È una Sardegna, questa, che sembra combattere tra arcaicità e modernità, in bilico sul crinale di un cambiamento epocale, dove, in certi cuori antichi, possono ancora albergare sentimenti di una brutalità selvaggia, ma “i cuori nuovi” ne stanno ormai prendendo il posto e niente sarà più come prima. Questa è la convinzione di Carmine Dioguardi, di sua moglie, che veglia su di lui e lo consiglia, e, soprattutto, di Matteo Ricciu, un ex maresciallo, che conosce bene quella terra e i suoi abitanti. Prefazione di Marcello Fois.

Nicola Verde, nato a Succivo (Ce), vive e lavora a Roma. Ha vinto numerosi premi letterari, fra i quali il Lovecraft, e vari concorsi, come Lama e Trama, e ha pubblicato una miriade di racconti.

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