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Tommaso Pincio “Premio Pavese per la traduzione”

Premio Pavese

Tommaso Pincio
“Premio Pavese”
Traduzione

Premio Pavese 2021
Sabato 6 e domenica 7 novembre 2021
Chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo, Santo Stefano Belbo (CN)

I vincitori della 38esima edizione:
Antonella Anedda Angioy (poesia)
Antonio Franchini (narrativa)
Stefano Mauri (editoria)
Tommaso Pincio (traduzione)
Giuseppe Antonelli, Matteo Motolese e Lorenzo Tomasin (saggistica)

Per la sezione traduzione riceve il Premio Pavese il poliedrico Tommaso Pincio che, come Pavese, perfettamente incarna la figura dello scrittore-traduttore. Come si legge nella motivazione al Premio, “Quando traduce, Pincio si cala nei panni dell’altro scrittore in uno sforzo consapevole e titanico di immedesimazione e auto-annullamento. Pincio non affronta (solo) un testo, ma una persona; vuole diventare l’altro e parlare con la sua voce: diventare il suo doppio”. Un’operazione che riesce a portare a termine con estrema naturalezza, ma anche – e qui risiede la motivazione del Premio – “con grande talento letterario, come solo i veri scrittori sanno fare, e con piena comprensione del ruolo della traduzione, e con un’intelligenza critica fuori dal comune, e come se non bastasse con umiltà”.

Tommaso Pincio, pseudonimo derivato dalla traduzione italiana del nome dell’autore Thomas Pynchon, è uno scrittore italiano.
Ha esordito come romanziere nel 1999 con M., una sorta di rivistazione letteraria del film Blade Runner ambientata in una Berlino immaginaria del 1969. Successivamente ha pubblicato Lo spazio sfinito (2000) e Un amore dell’altro mondo (2002), un libro che ha diviso ha critica letteraria e con il quale l’autore ha acquistato una certa notorietà. La ragazza che non era lei, pubblicato nel 2005 da Einaudi, traccia un bilancio su ciò che è andato perduto e ciò che è rimasto dei sogni di amore e libertà degli anni Sessanta. È invece del 2006 Gli alieni (Einaudi), un’indagine su come l’ipotesi dell’esistenza di civiltà extraterrestri sia diventata uno dei grandi miti dell’era moderna. Segue poi, nel 2008, il quinto romanzo dell’autore, Cinacittà (Einaudi).
Tommaso Pincio collabora regolarmente alla rivista «Rolling Stone» e alle pagine culturali di «La Repubblica» e «il manifesto» occupandosi perlopiù di letteratura statunitense.
Un amore dell’altro mondo, ripubblicato in economica nel 2014 sempre da Einaudi, rievoca Kurt Cobain attraverso una biografia fittizia di Homer Alienson, l’amico immaginario del cantante dei Nirvana morto suicida nel 1994. Nel 2015 esce Panorama (Vincitore Premio Sinbad 2015 – Narrativa italiana, per NN Editore) e Scrissi d’arte (L’Orma). Del 2018 Il dono di saper vivere (Einaudi).


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