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Stefano Visentin “Biennale Democrazia”

Biennale Democrazia

Stefano Visentin
“Schiavitù”
Biennale Democrazia

https://biennaledemocrazia.it

Biennale Democrazia 
Giovedì 23 marzo, ore 21:00
Circolo dei Lettori, Via Bogino, Torino
Stefano Visentin
introduce Alessandro Tuccillo 
letture di Matteo Federici

Nuovi paradigmi dell’illibertà
La schiavitù accompagna la storia umana sin dalle origini. Nella prima età moderna, però, il fenomeno muta. Si lega in modo strettissimo, da un lato, al colonialismo; e dall’altro, più in generale, al rapido sviluppo della civilizzazione europea e occidentale. A uno sguardo di lunga durata, che parta dal XVI secolo e arrivi ai nostri giorni, la schiavitù appare tutt’altro che un retaggio del passato: si rivela invece una struttura socio-economica decisiva. Fondamentale per un sistema economico capace di sfruttare a proprio vantaggio le differenze sociali ed economiche nella forza lavoro, a livello mondiale.

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Stefano Visentin è professore associato di Storia delle dottrine politiche presso il Dipartimento di Economia Società e Politiche (Desp) dell’Università di Urbino “Carlo Bo”, e docente di Storia delle dottrine politiche e di Pensiero politico della globalizzazione presso la Scuola di Scienze politiche e sociali.
I suoi principali ambiti di ricerca riguardano: il pensiero politico di Spinoza (con particolare attenzione al concetto di democrazia); il repubblicanesimo olandese tra la fine del XVI e il XVII secolo; il pensiero di Machiavelli e la sua ricezione nella riflessione politica contemporanea; il tema della servitù volontaria in Etienne de la Boétie e oltre; il dibattito contemporaneo sulla crisi della democrazia; gli studi postcoloniali e l’opera di Frantz Fanon; il dibattito sul populismo; il pensiero politico di Carl  Marx.E’ autore di una monografia (La libertà necessaria. Teoria e pratica della democrazia in Spinoza, Pisa 2001) e di numerosi articoli su Machiavelli, Spinoza e il pensiero politico olandese, nonché coeditore degli atti dei convegni internazionali Spinoza. Individuo e moltitudine (Cesena 2007), Spinoza: la
potenza del comune (Hildeseim 2012) e Machiavelli: tempo e conflitto (Milano 2012). Ha inoltre curato la traduzione italiana del De haereticis di Sébastien Castellion (La persecuzione degli eretici, Torino 1997), ed è stato editore del volume XXX, numero 58 (2018) della rivista “Scienza & Politica”, dedicato
al tema Le libertà dei moderni, e del volume 8, anno V (2020) della rivista “Consecutio Rerum” intitolato “People have the power”. Potenza, limiti e contraddizioni di un concetto moderno.Tra le pubblicazioni più recenti si segnalano: Distendere il marxismo. L’eredità di Frantz Fanon nei Subaltern Studies, in Genealogie della modernità, a cura di C. Conelli ed E. Meo, Milano 2017; Populismo como contrapoder. El final de la democracia liberal y la política de los gobernados, in Pueblos, derechos y estados: ensayos entre Europa y América Latina, eds. D. A. Fernández Peychaux, D. Scalzo, Buenos Aires 2018. La critica dei soggetti collettivi tra l’Ideologia tedesca e il 18 Brumaio, in Marx: la produzione del soggetto, a cura di L. Basso, M. Basso, F. Raimondi e S. Visentin, Roma 2018; ‘Non Defuit Materia: Freedom and Necessity in Spinoza’s Democratic Theory’, in Materialism and Politics, ed. By B. Bianchi, E. Filion-Donato, M. Miguel, and A. Yuva, Berlin 2021; Oltre l’enigma della servitù volontaria. Desiderio, assoggettamento e libertà nel pensiero politico della prima modernità, “Filosofia politica”, 1, aprile 2022

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