Stefano Laffi
“Immagina”
Antidoti contro la rassegnazione
Feltrinelli Editore
www.feltrinellieditore.it
A partire dagli anni ottanta si è diffuso un virus, l’idea che non ci fossero alternative al presente: da allora il nostro compito storico è divenuto conservare il benessere, dove c’era. In questo modo abbiamo paralizzato l’immaginazione di intere generazioni, e ora si vedono gli effetti. Se nulla può né deve cambiare, a che serve studiare, lavorare, votare – in una parola, esserci? Senza l’esercizio dell’immaginazione regrediamo al puro istinto, perdiamo empatia, ci fossilizziamo, diventiamo manipolabili e non vediamo quel che sta per arrivare, che si tratti di una pandemia o una guerra. L’immaginazione è il nostro simulatore di volo per trovare alternative a un presente che non funziona più.
La impariamo da chi pratica l’arte, da chi si ribella, da uomini e donne di ingegno. Ma anche dai bambini, da chi ripensa il quotidiano, da chi riscrive la lezione o parte per cambiare. L’abbiamo tutti, l’immaginazione: si tratta di riscoprirla, iniziare a chiedersi “e se…?” e, con un po’ di pratica, cogliere gli spunti e riavviare il motore immaginativo.
Così vedremo un parco giochi dove c’è un parcheggio, una terapia per gli inguaribili, coraggio in chi oggi appare timido. Un futuro, dove oggi tutto sembra immobile.
Stefano Laffi condivide qui il suo “quaderno di appunti” per guidarci nell’esplorazione delle tante forme di immaginazioni possibili e consegnarcene le istruzioni per l’uso.
L’immaginazione è ciò che precede ogni creazione, ogni rivoluzione, ogni cambiamento personale. Ma che fine ha fatto?
Dal sociologo che ha messo i giovani al centro della scena, un nuovo libro per combattere l’apatia, la stagnazione di idee, pensieri, stati d’animo; per reagire a un presente asfittico e riprenderci il futuro.
Una via d’uscita c’è: (re)imparare a immaginare.
Stefano Laffi, sociologo, ha insegnato nelle principali università milanesi. Lavora presso la cooperativa sociale Codici, a Milano. Conduce progetti di rigenerazione degli spazi pubblici e di partecipazione civica, soprattutto con adolescenti e giovani adulti, per conto di ministeri, fondazioni, enti pubblici, organizzazioni del terzo settore. Ha partecipato a diversi festival culturali e tenuto numerose conferenze e seminari pubblici, svolgendo attività di consulenza e formazione per operatori sociali, educatori, insegnanti e genitori. Con Feltrinelli ha pubblicato La congiura contro i giovani (2014), Quello che dovete sapere di me (2016) e Immagina. Antidoti contro la rassegnazione (2025). Ha collaborato al film Futura, selezionato per il Festival del cinema di Cannes (2021).
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