Simone Regazzoni
“Filosofitness”
Circolo dei Lettori, Torino
circololettori.it
Training Camp Filosofico
Filosofitness
i giovedì 6, 13 e 20 giugno
con Simone Regazzoni
in collaborazione con Scuola Holden
scuolaholden.it
Socrate faceva filosofia camminando per il mercato. Platone era un bravo lottatore e il suo non era un nome, bensì un soprannome dovuto all’ampiezza delle spalle. Nietzsche scriveva: «non fidarsi dei pensieri che non sono nati all’aria aperta e in movimento».
La filosofia non è un discorso intellettualistico da fare seduti ma è cura del corpo e della mente: da questa idea nasce Filosofitness, l’allenamento filosofico all’aria aperta, in tuta e scarpe da ginnastica, che riguarda il soggetto nella sua interezza.
Il training camp si articola in tre incontri, nel Parco del Valentino, sotto la guida di altrettanti allenatori-filosofi: Platone, Thoreau e Nietzsche. Ogni lezione prevede la lettura e il commento di alcuni passaggi chiave dei tre pensatori, esercizi di tecniche mentali ed esercizi fisici.
→ 06/06 PLATONE, IL FILOSOFO-ATLETA
Per distaccarsi dalle apparenze e andare al cuore della realtà, ripercorrendo, a tappe, il cammino di fuoriuscita dalla caverna.
→ 13/06 THOREAU, IL FILOSOFO DELLA VITA NEI BOSCHI
Per riportare la vita ai suoi elementi essenziali e vivere in (e con) profondità, ripercorrendo i due anni in cui ha abitato in una capanna nel bosco sulle rive del lago Walden.
→ 20/06 NIETZSCHE, IL FILOSOFO DELLE VETTE
Per diventare ciò che siamo, rimettendo in primo piano il corpo, a partire dalla sua quotidiana pratica di pensiero in cammino e dalla scoperta di nuove potenzialità.
ritrovo ore 18.30 c/o il Circolo dei lettori | termine ore 20
obbligatorio abbigliamento sportivo
intero: singola lezione € 7 – abbonamento € 18
ridotto Plus e Scuola Holden: singola lezione € 5 – abbonamento € 12
si suggerisce di partecipare a tutte e tre le lezioni
Simone Regazzoni
“Jacques Derrida. Il desiderio della scrittura”
Feltrinelli Editore
feltrinellieditore.it
Una meditazione sull’eredità, la letteratura e la decostruzione, per disegnare una nuova costellazione del pensiero del grande filosofo francese.
Nell’ultima intervista rilasciata prima di morire, Jacques Derrida affermava di provare due sensazioni contrastanti, opposte, in merito al proprio lascito e alla propria eredità. Da un lato pensava che subito dopo la sua morte non sarebbe rimasto più nulla, a eccezione dei libri depositati nelle biblioteche. Dall’altro, sentiva che la sua opera non era ancora stata davvero letta, e che questa lettura restava a venire. Oggi Derrida è un autore consacrato come uno dei classici della filosofia del Novecento: un filosofo letto e commentato, su cui si è scritto e si continua a scrivere molto, e di cui è in corso di pubblicazione l’opera omnia a partire dai seminari inediti. La “decostruzione”, formula con cui si è voluto riassumere il suo pensiero, è stata ricostruita dal punto di vista storicofilosofico. Temi come la decostruzione delle idee di verità e di realtà sono entrati nel dibattito pubblico. Che cosa resta da fare dunque? Occorre cominciare a leggere Derrida in modo nuovo, per provare a ereditare il cuore della sua filosofia e condurla verso l’avvenire. Si tratta, per citare Derrida, non tanto di ordinare i resti secondo la logica dell’archivista, ma di “vagliare il fuoco” per provare a portarlo. La sfida dell’eredità, la sfida per gli “eredi”, è questa: provare a portare il fuoco. Quella di Simone Regazzoni non è una ricostruzione storicofilosofica del pensiero di Derrida. È un dialogo serrato, e selettivo, con Jacques Derrida, a partire dai suoi testi. Tenendo presente la sua intera produzione e gli snodi della sua biografia, che per Derrida è intimamente intrecciata al pensiero e non può essere dimenticata.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
ilpostodelleparole.it