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Sergio Messina “Eco-democrazia”

Sergio Messina "Eco-democrazia" Orthotes

Sergio Messina
“Eco-democrazia”
Per una fondazione ecologica del diritto e della politica
Orthotes

www.orthotes.com

Quale legame esiste tra politica e crisi ecologica? Può esserci continuità nell’era dell’Antropocene con la democrazia moderna? Può la stessa adattarsi o trasformarsi in base alle esigenze delle future generazioni e dell’intera biosfera? Il racconto della crisi ecologica in chiave multidisciplinare attraverso la lente della eco-democrazia potrebbe costituire al contempo un metodo e un cambiamento radicale di visione. Natura e Storia, teoria e prassi, diritto e filosofia dell’ambiente, si intrecciano nel tentativo di revisionare la tradizionale idea di sviluppo sostenibile, forgiata in base al paradigma della crescita, a favore di una differente narrazione del benessere individuale e collettivo, ma nel rispetto dei confini planetari. Da tale tentativo si manifestano nuove forme e spazi di democrazia riflessiva, partecipativa e radicale, non riducibili a una mera governance internazionale di sistema, oltre il territorio locale e i confini nazionali. Un momento rigeneratore della stessa politica da attuarsi a partire dall’azione della società civile e da quanto già esiste negli interstizi presenti nelle istituzioni, in modo sistemico. Così che si possa agire cooperando per una alternativa forma di vita entro un mondo comune ed evitare la catastrofe.


“La crisi ecologica, intesa «come un vero e proprio evento storico» riguardante l’alterazione complessiva dell’ambiente naturale globale identificato dal sapere scientifico come biosfera, da parte di attività antropiche (come inquinamento, produzione incontrollata di rifiuti e consumo di risorse) ha dato risalto a una dimensione non solo scientifica, ma anche etica, giuridica e politica, riguardo le relazioni e le interconnessioni che sussistono tra l’essere umano e la natura.

L’immagine di quest’ultima è stata modificata dall’emergere della scienza ecologica, che ha evidenziato la “complessa” realtà del mondo vivente, mettendone al contempo in luce la “fragilità” dovuta agli equilibri che ne caratterizzano struttura e funzioni, a fronte dell’incisivo intervento dell’essere umano costretto ormai a misurarsi con i limiti che pone il confronto tra azioni e conseguenze “ambientali”, in vista della sopravvivenza globale. Recenti studi scientifici, attraverso l’individuazione di nove “confini planetari” hanno infatti dimostrato in che misura l’azione antropica abbia prodotto e continui a produrre effetti sconvolgenti sul piano di alcuni importanti macro-processi terrestri come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità (terrestre e marina), l’inquinamento chimico e la riduzione della fascia di ozono in atmosfera.”

Sergio Messina è avvocato e dottore di ricerca in filosofia del diritto. Ha conseguito un Master in diritto dell’ambiente ed è stato visiting researcher presso la Strathclyde University di Glasgow.
Sul tema della filosofia politica dell’ambiente ha pubblicato diversi articoli tra cui: Democrazia ecologica ed expertise ambientale: razionalità in contrapposizione? (Milano 2013); Conversazione con Giorgio Nebbia (Napoli 2015); To tell and reinvent a city. Taranto between development and venoms (Glasgow 2015).


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