Sergio Giuntini
“Lo sport imbroglione”
Storia del doping da Dorando Pietri ad Alex Schwazer
Prefazione di Stefano Pivato
Ediciclo Editore
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Dopo la caduta del Muro di Berlino, al riparo del quale, secondo l’accusa dell’Occidente, aveva proliferato il più grande laboratorio di contraffazioni di prestazioni agonistiche, il doping nello sport non si è affatto arrestato; anzi, la sua diffusione è cresciuta in quantità e qualità. Questo saggio, seguendo la lunga parabola di un fenomeno in continua evoluzione e aggiornamento, ne traccia la storia da Dorando Pietri, agli albori del secolo scorso, sino al recente intrigo internazionale intorno alla figura di Alex Schwazer e ne coglie le connessioni geopolitiche e affaristiche che lo hanno generato e da cui si è sviluppato: da un lato il sistema di produzione capitalista, teso al record, alla prestazione, al profitto; e dall’altro, i totalitarismi del Novecento – ovvero il fascismo italiano, il nazismo tedesco, il comunismo sovietico – alla perenne ricerca ideologica di consenso interno e prestigio internazionale.
Sergio Giuntini, vicepresidente della Società Italiana di Storia dello Sport (SISS) e membro dell’Accademia Olimpica Nazionale Italiana (AONI), è autore di vari saggi di tema sportivo.Tra i più recenti si segnalano Storia dello sport femminile in Italia 1945-2020 (Aracne, 2021); Vincenzo Torriani e l’Italia del Giro (Prospero Editore, 2021); Scherma, duello e politica in Italia dopo l’Unità (Bradipolibri, 2021) e Biciclette partigiane. 19 storie di ciclismo e Resistenza (Bolis Edizioni, 2022).
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