Conversazione di Livio Partiti con Rosella Postorino "Il corpo docile", Einaudi
ROSELLA POSTORINO
IL CORPO DOCILE
EINAUDI EDITORE
Agli occhi di una giovane donna,
disarmata e fortissima, si rivela
il cuore di tenebra nascosto dentro
ogni innocenza, ogni amore.
Con la storia di Milena, nata in carcere,
Rosella Postorino ha scritto il romanzo
struggente di una segregazione.
ascolta qui la conversazione
La vita per Milena è una minaccia.
Troppo grave la ferita che si porta dentro da quando è nata.
Si è abituata a sopravvivere in un nido caldo di paura.
Una paura che non cessa, neppure lontano dalle pareti
della prigione che è stata la sua prima culla.
Ma Milena è anche forte.
E cerca in ogni spiraglio d'amore il coraggio di rischiare.
Di salvarsi.
Seguendo con il fiato in gola Milena e la sua lotta
per il diritto a ciò che consideravamo scontato,
scopriamo che la posta in gioco per tutti
è oggi la riconquista di ciò che ci rende umani.
***
Milena è nata in galera e lì è vissuta fino a tre
anni. Oggi ne ha ventiquattro e si prende cura
dei bambini reclusi, come Marlon. Marlon sarà
presto strappato alla madre detenuta con cui
vive. Milena conosce quel dolore e farebbe
di tutto per evitarglielo.
Eugenio invece fa parte della sua vita
fin dall'inizio: era il «fratello» con cui dividere
il sonno, è stato l'amico che non aveva mai
paura, è diventato il suo amante.
L'incontro con un giornalista che vuole parlare
dei bambini in carcere è il terremoto che fa
tremare le mura dietro cui Milena si protegge
da sempre. Il giornalista è intenzionato
a forzare ogni porta, vuole liberarla, o solo
averla. Ma quando sei nata in galera, anche
l'amore può diventare una minaccia.
Rosella Postorino racconta la gabbia
delle nostre esistenze «separate e inconciliabili»,
e insieme la felicità furiosa dei corpi
che si toccano. Scrive un romanzo di esclusione
e tenerezza, dove ogni nido cova violenza,
ma il tentativo di salvare un altro essere
umano è l'unico modo per salvare se stessi.
§
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare