Roberto Gervaso
“Le cose come stanno”
L’Italia spiegata alle persone di buon senso
Mondadori Editore
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Ci sono tre Italie: quella dei retori, quella dei denigratori, quella vera. L’Italia vera è vista da un travet del Prenestino, popolare quartiere romano: Cesaretto Mericoni, uno dei tanti, uno di noi, uno che guarda con i propri occhi, giudica con la propria testa, e vede le cose come stanno.
Cos’è il Belpaese? Un manicomio, un luna park, un circo equestre, una discarica a cielo aperto, una camera a gas. È, soprattutto, un bordello senza una maîtresse.
L’Italia, dove – citando Ennio Flaiano – “la linea più breve fra due punti è l’arabesco”, sta in piedi perché non sa da che parte cadere. Non funziona più niente e, se qualcosa sventuratamente funziona, provi un tale sconforto che preferiresti non funzionasse.
Cesaretto vede e giudica i politici, indegni di esercitare un potere spesso usurpato, uomini forse anche intelligenti, ma non abbastanza per dimostrarlo.
Chi è Matteo Renzi? Un mix di Gian Burrasca, Capitan Fracassa, il dottor Stranamore, il barone di Münchhausen, Don Chisciotte. Un venditore di fumo in technicolor. Chi è Berlusconi? Un mattatore che è diventato quel che è diventato vendendo arrosto ai vegetariani, e persino ai vegani.
Chi è Matteo Salvini? Un Orlando furioso che brandisce una clava. Chi è Grillo? Un grande istrione, un grandissimo comico, un Masaniello che ha fatto della ribalta politica una esilarante e sgangherata corte dei miracoli.
Cesaretto, che per sua e nostra fortuna non è un politologo, racconta, attraverso un amico agente della CIA, l’Italia a Donald Trump, che finalmente la capisce. E capisce gli italiani, un popolo furbo e fantasioso, ma senza carattere, senza senso civico, che dà il meglio di sé più nelle disgrazie che nella buona fortuna.
Roberto Gervaso (Roma, 1937) ha studiato in Italia e negli Stati Uniti e si è laureato in Lettere moderne. Collabora a quotidiani e periodici, alla radio e alla televisione, e da decenni si dedica alla divulgazione storica. Con Indro Montanelli ha firmato sei volumi della “Storia d’Italia”: L’Italia dei secoli bui, 1965; L’Italia dei comuni, 1966; L’Italia dei secoli d’oro, 1967; L’Italia della Controriforma, 1968; L’Italia del Seicento, 1969; L’Italia del Settecento, 1970. Ha pubblicato: sette biografie,Cagliostro (1972), Casanova (1974), I Borgia (1976), Nerone (1978), Claretta (1982), La Monaca di Monza (1984) e La Bella Rosina (1991); un grande giallo storico, Scandalo a corte (1987); una storia della massoneria, I fratelli maledetti (1996); due raccolte di grandi storie d’amore, Appassionate (2000) e Amanti (2002); sei raccolte d’interviste, Il dito nell’occhio (1977), La pulce nell’orecchio (1979), La mosca al naso (1980), Dente per dente (1983), Sotto a chi tocca (1994) e Salute! (2001); una raccolta d’interviste immaginarie, A tu per tu con il passato (1994); tre volumi di ritratti contemporanei, Spiedi e spiedini (1981), I Sinistri (1997) e I Destri (1998); un pamphlet politico sull’Italia, Peste e corna (1996); tre raccolte di aforismi, Il grillo parlante (1983), La volpe e l’uva (1989) e Aforismi (1994); un volume di confessioni, Di me tutto. Lettera a mia madre (1985); uno di galateo erotico, Se vuoi che t’ami… (1986); uno sui sentimenti, Voglia di cuore (1993). I suoi ultimi titoli, tutti editi da Mondadori, sono: Italiani pecore anarchiche (2003), Qualcosa non va (2004), Ve li racconto io (2006) e Io la penso così (2009), Lo stivale zoppo (2013), Ho ucciso il cane nero (2014) e La vita è troppo bella per viverla in due (2015). Ha vinto numerosi premi, fra cui due Bancarella, con L’Italia dei comuni e Cagliostro. I suoi libri sono tradotti in numerosi Paesi.
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