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“L’istituzione della parola” Festival Filosofia

Festival Filosofia

Roberto Esposito
“L’istituzione della parola”
Festival Filosofia

https://festivalfilosofia.it


Festival Filosofia, Carpi
Venerdì 15 settembre 2023, ore 16:30
Lezione Magistrale di Roberto Esposito
“L’istituzione della parola”

Cosa hanno in comune il piano dell’immaginario e del linguaggio con il processo istituente e le istituzioni giuridicamente normate?

Ascolta la conversazione con Roberto Esposito
Ascolta “Roberto Esposito “L’istituzione della parola” Festival Filosofia” su Spreaker.

Roberto Esposito è professore emerito di Filosofia teoretica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa.
I suoi libri hanno avuto traduzioni in inglese francese, tedesco, portoghese, croato, sloveno, polacco, giapponese, coreano, cinese. Tra le sue opere recenti: Le persone e le cose (Torino 2014); L’origine della politica. Hannah Arendt o Simone Weil? (Roma 2014); Da fuori. Una filosofia per l’Europa (Torino 2016); Politica e negazione. Per una filosofia affermativa (Torino 2018); Pensiero istituente. Tre paradigmi di ontologia politica (Torino 2020); Immunitas. Protezione e negazione della vita (Torino 2002, 2a ed. 2020); Istituzione (Bologna 2021); Immunità comune. Biopolitica all’epoca della pandemia (Torino 2022); Vitam instituere. Genealogia dell’istituzione (Torino 2023).

Roberto Esposito
“Vitam instituere”
Genealogia dell’istituzione
Einaudi Editore


Dopo una lunga fase in cui si è immaginato che un pensiero radicale debba necessariamente percorrere una strada destituente, questo libro intende ripensare il rapporto tra vita e istituzioni. Ribaltando tale tesi, Roberto Esposito non solo ricostruisce il dibattito novecentesco sul ruolo innovativo delle istituzioni, ma ne riconosce la genealogia profonda in tre autori classici come Machiavelli, Spinoza e Hegel. Partendo dall’enigmatico lemma latino, di incerta origine, vitam instituere, l’autore ne coglie la prima elaborazione nella filosofia moderna, lungo una direzione che soltanto oggi sembra sperimentare un possibile esito in una nuova interpretazione del rapporto tra politica e vita. Se nel diritto romano il tema dell’institutio vitae trova un’iniziale enunciazione, è Machiavelli il primo a pensare la politica come energia istituente. Dopo che Spinoza conferisce all’immaginario sociale la capacità di istituire la vita di relazione, Hegel per la prima volta vede nello ‘spirito oggettivo’ lo spazio in cui società e Stato si articolano nella dinamica delle istituzioni. Ma nel sistema hegeliano, a esprimere la potenza istituente è la stessa dialettica come processo infinito in cui le idee s’incarnano nella realtà. È solo a partire da queste radici moderne che il pensiero contemporaneo trova nel movimento delle istituzioni il luogo strategico in cui i linguaggi della filosofia, dell’antropologia e della politica s’incrociano in un nuovo orizzonte di senso.


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