Patrizia Carrano
“La bambina che mangiava i comunisti”
Vallecchi Firenze
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“Per chi ha amato i comunisti. Per chi ha odiato i comunisti. Per chi non sa nulla del Pci. Per chi si illude di sapere tutto del Pci. Per chi crede nello sguardo rivelatore dell’infanzia.”
Roma, metà anni Cinquanta. Nella capitale, dove i pittori mangiano a credito nelle osterie, le ragazze sognano Cinecittà, e gli intellettuali si interrogano se sia meglio essere fuori o dentro il PCI, approda la piccola Elisabetta, figlia di una comunista bella e irrequieta, decisa a conquistare un posto di rilievo nella grande macchina organizzativa del Partito. Al seguito della madre entrerà a Botteghe Oscure; mangerà le lasagne rosse alla mensa della CGIL; aspetterà con pazienza che finiscano le riunioni in sezione; incontrerà artisti come Turcato e Mafai, poeti come Cardarelli, ma soprattutto passerà interi pomeriggi a Campo Parioli, fra gli accampati sui terreni destinati al futuro Villaggio Olimpico. La bambina che mangiava i comunisti racconta il Partito con gli occhi innocenti ma inquisitori di una bambina capace di intuire, con le sole armi dell’infanzia, la fine di una collettiva sbornia politica che avverrà nel fatidico 1956, quando la neve imbiancherà Roma, crollerà il mito di Stalin, l’URSS invaderà l’Ungheria, ed Elisabetta compirà dieci anni.
Patrizia Carrano vive a Roma. Giovanissima ha lavorato per il settimanale Noi donne, poi ad Amica, Anna, Elle, Max, Panorama e Sette. Per Rai 3 e Rai 1 ha raccontato oltre venti edizioni del Festival del cinema di Venezia. È stata una voce di Radio 2, dove ha narrato le donne del ‘900 in una trasmissione intitolata Amiche mie. Ha scritto una ventina di romanzi, quasi tutti con protagoniste femminili, da Baciami Stupido a Illuminata – La storia di Elena Lucrezia Cornaro, prima laureata nel mondo. Ha firmato come unica sceneggiatrice alcune fiction di grande ascolto nel prime time di Rai 1. I suoi libri sono tradotti in cinque lingue.
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