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Ornella D’Alessio “Vie verdi”

Ornella D'Alessio "Vie verdi" Cinquesensi Editore

Ornella D’Alessio
“Vie verdi”
Sui tracciati ferroviari dismessi
Itinerari in tutta Italia da fare in bicicletta o a piedi
Cinquesensi Editore

https://www.cinquesensi.it/

C’era una volta la ferrovia, il mezzo di trasporto che cambiò le vite della gente, le loro abitudini e l’intera società. Ma laddove c’era una volta la ferrovia e oggi non c’è più – perché superata dalle auto o addirittura dai treni ad alta velocità – sono rimasti dei cammini ferrati che sono al tempo stesso memoria storica, patrimonio culturale e, spesso, ambiente incontaminato da ripercorrere indietro nel tempo, a piedi o in bicicletta. L’autrice e instancabile viaggiatrice Ornella D’Alessio ne ha selezionati venti perché vengano riscoperti, e mai più dimenticati.

Omnes viae è una collana di libri di viaggio alternativo che condivide il pensiero di SIMTUR (Società Italiana Professionisti Mobilità Dolce e Sostenibile). Anche la confezione e la veste editoriale sottolineano la stessa scelta ideale: un progetto grafico di una essenziale eleganza, immagini in bianco e nero, testi esaurienti e di scrittura qualitativa.

Ornella D’Alessio, grande viaggiatrice, scrive dal 1985. Prima di laurearsi ha cominciato a percorrere il globo dalle Svalbard all’Antartide, dall’Australia all’isola di Pasqua (Cile), trasformando la sua passione in un mestiere. Autrice di guide e di reportage dal mondo nel corso degli anni ha collaborato con le principali riviste di viaggi italiane e internazionali. Negli ultimi anni ha cambiato andatura e per scelta viaggia più lentamente con l’obiettivo di assaporare sempre di più la bellezza.

Scrivere un libro è sempre una piccola sfida. Farlo nell’estate 2020 avrebbe potuto essere una vera incognita. In realtà ho trovato tante persone al lavoro come me, anche nei giorni caldi di Ferragosto. Tutti collaborativi ed entusiasti del progetto Vie Verdi. Con grande emozione ho percorso ciclovie valorosamente realizzate su sedimi ferroviari abbandonati, a volte perfette, a volte pronte solo in parte. Un modo di ammirare paesaggi e conoscere territori da una prospettiva diversa, possibile anche per i pigri che si perdono panorami incredibili, senza sapere che oggi con le biciclette elettriche è tutto facile. Un ringraziamento a Leonardo Castellucci, Francesca Pardini e a Sara Vitali, donna speciale che stimo e apprezzo infinitamente.


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