Nicola Campogrande
“Storia della musica classica”
Il racconto di un’avventura straordinaria, dal Medioevo a Spotify
Ponte alle Grazie
www.ponteallegrazie.it
Anche quando non ne sappiamo nulla, la musica classica ci colpisce perché ci mette in contatto con la bellezza e lo struggimento, con la gioia e la melanconia, con lo stupore e con la potenza delle nostre emozioni. Ma conoscerne la storia, il contesto, le radici arricchisce la nostra fruizione di altre dimensioni, rendendola più articolata e consapevole, più ricca, più intensa, più profonda. Sapere come nasce e come evolve una forma musicale, capire perché una partitura segue la grammatica di un’epoca o come la sovverte, distinguere una tecnica dall’altra, uno stile dall’altro, un linguaggio da un altro linguaggio, ci consente di mettere in relazione un compositore e le sue opere con lo spirito del suo tempo, con gli echi del passato, con gli stimoli che provengono dal futuro. Dal canto gregoriano alla musica elettronica, da Monteverdi a Philip Glass, passando da Bach e Beethoven, Mozart e Schubert, Verdi, Wagner, Stravinskij, Nicola Campogrande traccia una parabola che dall’Alto Medioevo conduce ai nostri giorni, offrendoci una chiave di lettura non specialistica, nutrita di presente, viva. E poiché la musica non è niente senza la possibilità di farne esperienza, compone, grazie a semplici qr code che affiancano i brani di cui parla, uno straordinario mosaico di ascolti, che non si limita ad accompagnare la lettura ma ne è il vero, glorioso protagonista.
Ascolta “Nicola Campogrande “Storia della musica classica”” su Spreaker.
Seven Springs
Il suono della Holden
7 concerti, alle 7 di sera, a 7 euro, per 7 anni
2 aprile – 14 maggio 2024
General Store della Scuola Holden, Torino
I direttori artistici Gloria Campaner e Nicola Campogrande l’hanno immaginata non come una stagione di concerti, ma come «una serie di vibrazioni». Si chiama Seven Springs perché, per sette primavere, sette concerti verranno proposti alle sette di sera, e con un biglietto di sette euro il pubblico potrà immergersi nel nuovo suono della Holden. Musicisti e musiciste non solo canteranno e suoneranno, ma lasceranno anche entrare l’ascoltatore nel loro mondo, in un’esperienza ad alta intensità narrativa in cui si accenderà un dialogo sui temi più diversi: «si parlerà di arte, di cucina, di sport, di meditazione o magari di geopolitica – dicono i direttori artistici. Alla fine ci sarà un aperitivo e si continuerà a rimanere in compagnia, chiacchierando in libertà fino all’ora di cena.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
www.ilpostodelleparole.it