Nicola Campogrande
direttore artistico
“MITO Settembre Musica”
mitosettembremusica.it
Nicola Campogrande, direttore artistico MITO Settembre Musica
Fra sacro e profano, il tema della quattordicesima edizione declinato in oltre 80 concerti nelle sale torinesi e milanesi
Un festival “tutto italiano” che si apre con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi diretta da Daniele Rustioni, insieme alla violinista Francesca Dego, e si chiude con l’Orchestra del Teatro Regio di Torino diretta da Sesto Quatrini, con il pianista Giuseppe Albanese
Tra gli altri ospiti, i direttori d’orchestra Ottavio Dantone, Michele Mariotti e Alessandro Cadario;
i violoncellisti Mario Brunello, Enrico Dindo e Giovanni Sollima;
i pianisti Andrea Lucchesini, Benedetto Lupo, Emanuele Arciuli, Filippo Gamba, Davide Cabassi, Filippo Gorini, Bruno Canino e Antonio Ballista
5 prime esecuzioni assolute, tra cui una nuova commissione del festival
Per la prima volta Radio3 trasmette tutti i concerti serali in diretta o differita
Torino – Milano, dal 4 al 19 settembre
«Ci eravamo abituati a salutare il ritorno di MITO SettembreMusica come segno della ripresa delle attività musicali di Torino e Milano al termine dell’estate – dicono i Sindaci di Torino e Milano Chiara Appendino e Giuseppe Sala – . Un modo tutto particolare per riempire di suoni e di idee la vita delle due città, che da tempo condividono quest’avventura. Nel 2020 che stiamo vivendo, la ripresa di MITO prende un significato ancora più forte: fare di nuovo musica per tornare a vivere, superando le difficoltà. MITO ha scelto di resistere e di esistere, trasformando i vincoli in sfide, sapendo di essere un festival fortemente simbolico per la qualità della proposta artistica e per la sua storia popolare, seguito e amato dagli abitanti e dai frequentatori delle due città, oltre che parte dell’immagine internazionale di Torino e di Milano».
S’intitola “Spiriti” la quattordicesima edizione del Festival MITO SettembreMusica, che si svolgerà a Torino e a Milano dal 4 al 19 settembre 2020 in una versione rimodulata e ripensata “in corsa” a seguito delle nuove regole dettate dalla pandemia, che conserva, però, la sua fisionomia e l’identità ormai consolidata. Gli oltre 80 concerti eseguiti nelle due città dureranno un’ora, si terranno al chiuso senza intervallo nel pieno rispetto delle misure di sicurezza, e avranno tra le sedi di riferimento il Teatro Regio e il Conservatorio a Torino e il Teatro Dal Verme a Milano. Nel capoluogo piemontese i principali concerti serali saranno replicati e proposti sia alle 20.00 sia alle 22.30, per consentire un più ampio accesso di pubblico; mentre in quello lombardo, dove la possibilità di afflusso del pubblico è maggiore in seguito all’ordinanza della Regione, manterranno l’orario unico delle 21.00. Gli appuntamenti pomeridiani si terranno alle 16.00 a Torino e alle 16.30 a Milano, mentre i concerti serali nel territorio metropolitano inizieranno alle 21 in entrambe le città. I prezzi dei biglietti quest’anno saranno ancora più contenuti e accessibili: quelli per i concerti serali costano 10 euro (ma chi è nato dal 2006 in poi paga solo 5 euro), quelli per i concerti pomeridiani e per i bambini 5 euro, mentre quelli per i concerti serali diffusi nel territorio metropolitano 3 euro.
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