CONVERSAZIONE
DI
LIVIO PARTITI
CON
MAURO CORONA
§
"VENTI RACCONTI ALLEGRI E UNO TRISTE"
MONDADORI
Stanco di storie tristi, reali o immaginarie,
Mauro Corona ha deciso che è arrivato il momento dell'allegria: basta
disgrazie o morti ammazzati, esiste un tempo per la gioia. E quale modo
migliore per rallegrarsi se non recuperando storie antiche perdute tra i
boschi? "Barzellette letterarie" come quella di Rostapita, Clausura e
Santamaria, riuniti per ammazzare il maiale ma troppo ubriachi per
riuscirci davvero, o racconti che l'autore ha raccolto a Erto e
dintorni, nei paesi e nelle osterie, come quello di don Chino, prete
anziano, incapace di arrampicarsi fino alla casa più arroccata del borgo
e di Polte che, per ripagarlo della mancata benedizione, quasi lo
uccide lanciandogli addosso una forma di formaggio. Così, scolpiti dalle
sapienti mani di Corona, momenti di vita di montagna, episodi
tragicomici ed esilaranti diventano novelle, piccole grandi leggende da
tramandare alle generazioni future. Chi legge percepisce subito quanto
l'autore si sia divertito nello scrivere – "come mi sono sempre
divertito a fare libri, a raccontarmi storie per rimanere a galla" dice
-, eppure lui stesso ammette di essersi accorto, procedendo nella
stesura, di non essere stato fedele fino in fondo all'intento iniziale: a
ben guardare, infatti, le storie raccolte in questo volume non sono
tanto allegre. Traggono tutte origine da fallimenti, solitudini,
tristezze, "ricordano gente semplice, vissuta senza luci di ribalta,
passata al buio del mondo in silenzio".
§
"LA CASA DEI SETTE PONTI"
FELTRINELLI
Sull'Appennino tosco-emiliano, non lontano
dall'Abetone, c'è una valle stretta e tortuosa, e in fondo una casa, una
piccola casa con il tetto coperto di plastica colorata e due comignoli
che buttano fumo sempre, estate e inverno. Un industriale della seta
torna ai boschi dove un tempo andava a far funghi e la vede, quella
casa. Malgrado il fuoco acceso sembra disabitata. È incuriosito. Entra. E
lì comincia la sua avventura, che lo strappa alla mesta quotidianità
del danaro e del potere per precipitarlo dentro un vertiginoso delirio,
che è prova e passaggio, alla scoperta di sé. Mauro Corona scrive una
piccola grande storia che suona come un apologo ed è allegoria della
condizione umana quando perde di vista la semplicità dei valori cardine.
ascolta qui la conversazione
§
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare