Massimo Recalcati
“Contro il sacrificio”
Al di là del fantasma sacrificale
Raffaello Cortina Editore
raffaellocortina.it
“Avete agito in conformità al desiderio che vi abita?”
Jacques Lacan
“Nessuna lista delle cose da fare. Ogni giornata sufficiente a se stessa.Ogni ora. Non c’è un dopo. Il dopo è già qui. Tutte le cose piene di grazia e bellezza che ci portiamo nel cuore hanno un’origine comune nel dolore. Nascono dal cordoglio e dalle ceneri. Ecco, sussurrò al bambino addormentato. Io ho te”
Corman McCarthy, “La strada”
La passione per il sacrificio è solo umana. Gli uomini non si sono limitati a sacrificare sull’altare animali offerti ai loro Dei ma hanno sacrificato su quell’altare anche la loro vita. È il caso dell’uomo ipermorale che sacrifica il suo desiderio, o del martire del terrorismo che si immola per una Causa. Il sacrificio non è una semplice rinuncia al soddisfacimento ma una forma masochistica del soddisfacimento. È un fantasma che proviene da una interpretazione solo colpevolizzante del cristianesimo. La psicoanalisi, insieme alla parola più profonda di Gesù, si impegna invece a liberare la vita dal peso del sacrificio. Il che comporta un diverso pensiero della Legge: l’uomo non è schiavo della Legge perché la Legge – come sostiene la lezione cristiana e quella di Lacan – non è fatta che per l’uomo.
“E noi – no ci trasciniamo dietro, obbedienti, sulle spalle incallite e su montagne impervie, ciò che ci è stato assegnato! E, se ci inzuppiamo di sudore, allora ci dicono: “Eh già, la vita è un grande fardello!”.
Invece è l’uomo che è per se stesso un grave fardello E questo perché si trascina sulle spalle troppe cose estranee. Simile al cammello, egli piega le ginocchia e si lascia caricare ben bene. Specialmente l’uomo robusto e paziente, nel quale abita la venerazione: troppe parole e valori estranei ha caricato su di sé, – e ora la vita gli sembra un deserto”
Friedrich Nietzsche
Massimo Recalcati, tra i più noti psicoanalisti in Italia, è membro analista dell’Associazione lacaniana italiana di psicoanalisi e direttore dell’IRPA (Istituto di ricerca di psicoanalisi applicata). Insegna nelle Università di Pavia e di Verona. Le sue numerose pubblicazioni sono tradotte in diverse lingue. Nelle nostre edizioni ha pubblicato, tra gli altri, L’uomo senza inconscio (2010), Ritratti del desiderio (2012), Non è più come prima (2014) e Cosa resta del padre? (2017).
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