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MARIOLINA VENEZIA

Conversazione di Livio Partiti con Mariolina Venezia "Maltempo", Einaudi

 

 

MARIOLINA VENEZIA

MALTEMPO

EINAUDI EDITORE

 

Il  Pm Imma Tataranni non sopporta le chiacchiere,
l'intuito femminile e il punto G. Un po' Giovanna
d'Arco, molto don Chisciotte, si aggira per la Basilicata
in tacco dodici, intemperante piú che mai, indagando
su un caso che potrebbe far tremare il governo
o rovinarle la carriera.


Nei parchi naturali sventrati dalle compagnie petrolifere,
fra maghe contadine e tramonti western, eccola
in prima linea, alle prese con un marito meno sbadato
di quel che sembra, un appuntato troppo attraente,
una figlia, e un dubbio che la arrovella: come mai fra
i calanchi vaga qualcuno che dovrebbe essere morto?
Una nuova inchiesta della protagonista di Come piante
tra i sassi
, il ritratto in giallo di un'Italia unita con
lo scotch.

 

 

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MARIOLINA VENEZIA

 

Piove. In una primavera ritardataria,
il Pm Tataranni è di pessimo umore.
Mentre è in corso la campagna elettorale
per le Regionali si ritrova fra i piedi
una ragazza troppo intraprendente,
troppo ingenua, forse mitomane.


Quando la giovane scompare, Imma
Tataranni comincia a vedere tutto sotto
un'altra luce: se stessero tentando di
incastrarla? Eccola tirar fuori gli aculei,
mentre si aggira per una Basilicata che
sembra la Transilvania, impantanandosi
in tutti i sensi.


All'inseguimento di una verità che affonda
le radici nel passato si spingerà
fino a Roma: fra il Colosseo e piazza
di Spagna sfreccerà in scooter stretta
all'appuntato Calogiuri, e finirà col
cadere in tentazione. Ma anche sul suo
prediletto si allunga qualche ombra.
Nell'indagine sembrano spuntare i fantasmi,
una vecchia parla di malocchio.


Dagli studi di Cinecittà in via di dismissione
al petrolio della Val d'Agri, da
Montecitorio ai vicoli deserti di Craco,
il paese abbandonato, solo la testardaggine
di una donna che non teme i chili
di troppo e rifugge i buoni sentimenti
potrà venire a capo dell'enigma.


Dissacrante nella sua normalità, forse
Imma imparerà a fidarsi un po' di piú
di se stessa e degli altri, forse il frutto proibito si potrebbe cogliere, forse il
Belpaese non è del tutto da rottamare.


La città guarda la provincia e la provincia
guarda la città nel racconto scoppiettante
di un'Italia in caduta libera verso
i suoi anni peggiori, e di energie pulite
che si annidano dove meno te l'aspetti.
«Rosso di sera buon tempo si spera»,
sospirerà Imma alla prima schiarita.

 

 

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