Marco Ghezzo
“Premio Ostana”
www.premioostana.it
Sabato 29 giugno 2024, ore 14:30
Giovane poesia romanì: una scrittura per andare oltre la vergogna
Conversazione con Daniel Petrilă, Premio giovani
A cura di: Marco Ghezzo
lingua romanì
Motivazione Premio
La presenza della popolazione rom (originaria dell’India settentrionale e diffusa in Europa e in tutto il mondo negli ultimi 700 anni) ha generato le reazioni più contrastanti da parte dei gruppi autoctoni europei. Se da un lato nella letteratura i cosiddetti “zingari” (o tsiganes, gypsyes, gitane ecc) sono descritti come artisti prodigiosi dotati di un talento innato e trasmesso dal sangue, la realtà sociale vede i Rom come una popolazione segregata ai margini della società, portatori di innumerevoli stereotipi e pregiudizi, con limitate prospettive di realizzazione sociale e inserimento lavorativo. Questo è particolarmente evidente in Romania, dove i Rom fino al 1861 venivano acquistati insieme alle terre che lavoravano, una condizione di schiavitù simile alla “servitù della gleba” medievale.
Figure come Daniel Petrila sono una speranza per la popolazione rom.
La trasmissione della cultura e tradizione rom sono state da sempre legate all’oralità, ma recentemente, nel 1961, assistiamo alla nascita della lingua scritta, si ha una standardizzazione della lingua e con il tempo nascono eccellenti poeti e scrittori. Daniel Petrila è uno di questi e riceve il Premio Giovani del Premio Ostana dal momento che in soli trent’anni di vita ha pubblicato tanto nella sua lingua materna Romanes (rom) oltre che in romeno e spagnolo. In Romania è già una figura di riferimento nel mondo intellettuale rom, che sta fiorendo nonostante nella popolazione rom rimanga un elevato tasso di analfabetismo. La diffusione della scrittura rappresenta la speranza tangibile per colmare il gap socio-culturale e permettere a chi è Rom di accedere a migliori condizioni sociali: Daniel Petrila – insieme ad altri giovani artisti – sta facendo un lavoro inestimabile in questa direzione.
Daniel Samuel Petrilă (nato il 24 agosto 1993 a Salonta, contea di Bihor) è un poeta e traduttore romeno di origine rom. Si è laureato presso l’Universidad de Bucarest (Facoltà di lingue e letterature straniere) nelle sezioni di Lingua e Letteratura Rom e Lingua e Letteratura Romena e ha svolto il Master in Studi Letterari presso la Facoltà di lettere (Universidad di Bucarest). Nato da madre rom e padre romeno, Daniel vive la sua infanzia in una comunità rom tradizionale dove il romanes (lingua rom diffusa in tutto il mondo) è praticato quotidianamente.
A 19 anni ha iniziato a pubblicare poesie su “Adolescenţa Tini”, la rivista del Collegio Nazionale “Arany Janos” da Salonta. La prima pubblicazione bilingue (rom, romeno), fu Memorrie si infantería, Memorria e infantería, Ediciones Metropolis, Oradea 2017. Ha pubblicato anche il libro Am strigat- o pe mama de la capătul pământului (in italiano: “Ho gridato per mia madre dai confini della Terra”), Bucarest, Edizioni del Centro Nazionale per la Cultura dei Rom – Rromano Kher/Casa dei Rom, 2018.
Parallelamente all’attività poetica e letteraria, Daniel si occupa di linguistica e in particolare di linguistica rom, e la sua più importante pubblicazione in questo ambito risulta essere “Dicționar dialectal al limbii rromani,”, dizionario dialettale della lingua rom București: Editura Centrului Național de Cultură a Romilor, Romano Kher, 2019.
Nel 2022 ha pubblicato il volume di poesie Piedi d’argilla, Slatina, Casa Editrice Alana.
È stato redattore della rivista online “Literatura de azi”, (“Letteratura di oggi”).
Attualmente coordina la rivista online “Rromano Vak” (”Voce dei Rom”), dove ha organizzato il Concorso internazionale di creazione letteraria e traduzioni “Bronisława Wajs”. Daniel è oggi una voce importante e riconosciuta del giovane mondo intellettuale rom romeno.
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