Luigi Stancati “Il secolo breve di Abramo”

Luigi Stancati Luigi Stancati "Il secolo breve di Abramo" Neos Edizioni

Luigi Stancati
“Il secolo breve di Abramo”
Neos Edizioni

www.neosedizioni.it

Il secolo breve ricucito attraverso i ricordi della famiglia Stancati, il cui capostipite, biblicamente, fu Abramo.

All’inizio fu Abramo, figlio di Luigi, insieme a Pasquale e Virgilio. L’Antico Testamento è profetico per navigare fra i ricordi di una famiglia come tante divisa fra il Sud e il Nord di un Paese, l’Italia. Il nucleo famigliare diventa la prospettiva con cui riflettere su una nazione, che, mentre sta cercando di costruire una sua identità, vive il tramonto delle speranze dopo il primo conflitto mondiale. Abramo e i suoi discendenti tratteggiano le loro esistenze durante gli anni del fascismo e del colonialismo. Saranno catapultati nella Seconda guerra mondiale senza avere una coscienza reale della portata storica degli eventi. Divisi fra la Germania, dove Abramo lavora negli anni crudeli del conflitto, Torino e la Calabria.

Nei ricordi, ricostruiti a posteriori da Luigi Stancati, si respira il dissidio di Paesi prima alleati, poi in guerra, e che, dopo la Liberazione, si riverbererà anche nelle prese di posizioni dei famigliari che discutono a tavola sul referendum, indecisi se scegliere fra Repubblica o Monarchia. Una panoramica intensa catapulta chi legge negli anni ricchi di speranze del boom economico; nelle ferie d’agosto, nei viaggi della domenica, con le prime automobili di proprietà, fino a buttare un occhio Oltreoceano, dove parte della famiglia Stancati ha cercato fortuna.

… Non ho mai capito come si possa dare il nome Abramo a un neonato. Mio padre si chiamava appunto Abramo. Non se n’è mai parlato in casa. Forse era di famiglia ebraica, sefarditi venuti in Calabria dalla Spagna ai tempi della diaspora, un passato remoto risalente a Isabella di Castiglia. Se i suoi antenati – che sono anche i miei – fossero ebrei non è certo, ma sicuramente il nome Abramo fu foriero di guai che avrebbero potuto essere tanto seri da impedire queste memorie.

Allora perché questo nome? Impossibile che facesse riferimento ad Abramo Lincoln, quello seduto sulla poltrona di marmo davanti al Senato americano, perché così si chiamava anche il bisnonno di mio nonno: all’epoca il buon Lincoln forse non era neppure nato. Dunque il nome deriva proprio dall’Abramo biblico, quello da cui originano le tre religioni monoteistiche.

Chiamare Abramo il proprio figlio è come farlo diventare vecchio al momento della nascita. Da bambino, ma devo dire anche adesso, me lo raffiguravo austero, con una grossa barba bianca, i capelli fluenti argentati…

Luigi Stancati, nato a Caluso (To) il 30 marzo del 1945, abita a Torino da sempre ed è padre di tre figlie e nonno di quattro nipoti. Dopo il Liceo classico, frequentato al D’Azeglio e al Gioberti, si è laureato in Medicina e Chirurgia, specializzandosi in cardiologia, ha fatto il cardiologo ospedaliero a Torino per trentacinque anni. Attualmente è libero professionista.


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