Luigi Alfieri “Da Leopoli a Kiev”

Luigi Alfieri. Da Leopoli a Kiev. Cinquesensi Editore Luigi Alfieri. Da Leopoli a Kiev. Cinquesensi Editore

Luigi Alfieri
“Da Leopoli a Kiev”
in viaggio nella guerra tra Putin e Zelensky
Cinquesensi Editore

https://www.cinquesensi.it/

Un instant book ibrido, a mezza strada tra un libro di viaggi comune e un reportage di guerra. Il racconto della quotidianità unito al racconto della devastazione monumentale, alla vita dei profughi. Osservazioni su paesaggi fisici e morali per raccontare cosa è diventato uno dei più bei percorsi turistici europei al tempo della guerra.
Da Leopoli, patrimonio mondiale Unesco, capitale della Galizia asburgica, già perla del regno di Polonia, città universitaria per eccellenza, a Kiev la città più antica e più “russa” della stessa Mosca, oggi devastata dalle bombe. E oltre.

Dal 3 al 15 maggio 2022 l’autore è passato da Leopoli a Kiev raccogliendo storie e scrivendo in diretta.

Viaggiare dentro la guerra con l’elmetto in testa e l’insopportabile giubbotto addosso, sentire l’urlo orribile delle sirene, fermarsi davanti a palazzi un tempo belli ed eleganti ora neri di fumo e ridotti in macerie, vedere le fosse comuni, i ponti crollati, le buche lasciate dalle bombe per le strade, pensare che il prossimo passo potrebbe essere su una mina, che la morte ti sta a fianco, beffarda, ogni giorno, invisibile, ma non astratta, guardare il cielo che è azzurro come a Firenze, a Venezia, a Timbuctù o a Samarcanda, dico azzurro, pacifico, ma tra un attimo potrebbe arrivare un missile a solcarlo, vedere il freddo di una fossa comune, visitare un cimitero pieno di bandiere e ogni bandiera indica un ragazzo di vent’anni morto, stare sulla porta della chiesa e cercare di capire se quella signora che soffre di un dolore senza fondo ma tiene alto uno sguardo fiero, stringe le rose rosse tra le braccia come se fosse il corpo del suo bambino… beh, tutto questo è diverso dalla vita di tutti i giorni in Europa. È diverso da stare in un pub di Londra o in un dehor di Torino o in un bistrot di Parigi, a tremila chilometri dalla guerra, davanti al tuo giornale, semplicemente leggendo di cose lontane, senza sentire gli odori, senza vedere i colori, senza udire i rumori, senza provare ansie e paure che ti fanno assorbire la presenza della morte come una cosa sicura, che esiste, sta lì e ti può portare nel buio freddo di una tomba anonima in qualsiasi momento. Quando la sicurezza quotidiana di vivere protetti dalla normalità, come la marmotta in letargo vive protetta dalla sua tana, scompare, allora il pensiero si spinge oltre, varca nuovi confini, affronta nuove domande.
Ti chiedi davvero cosa sia la vita.

Luigi Alfieri
Già giornalista della Stampa di Torino e caporedattore della Gazzetta di Parma è autore di 12 libri di carattere storico, letterario e di viaggio, pubblicati con editori quali Guanda e Mazzotta e di diversi lungometraggi.
In questi mesi difficili ha organizzato due spedizioni umanitarie a Leopoli, recandosi di persona a vivere e condividere la tremenda realtà dell’invasione russa dell’Ucraina. Il primo frutto di questa sua esperienza immersiva sono stati alcuni apprezzati servizi giornalistici dal taglio inedito. In maggio ha realizzato un lungo viaggio attraverso le città martire dell’Ucraina, Bucha, Irpin, Makar’ev, Chernihiv, Chernobyl, Hostomel. Questo libro è la somma delle tre esperienze in questa nazione, un fiore calpestato dalla storia.


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